È lei!

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sabato 10 maggio 2014

Muzio Scevola, un esempio per l'elettore

[Interno - giorno]
(nomi di animali, strumenti di tortura e dispregiativi misti a nomi di divinità riecheggiano per casa F.)
Lei: "Amó, (seguono nomi di specie suine e santi martiri che in ogni tempo ti furono graditi), vuoi sapere l'ultima del signor sindaco?"
Lui: "Sentiamo, amó"
Lei: "Il permesso del Centro ci costerà 797 euro"
Lui: "Per i non residenti..."
Lei: "No, per i residenti"
Lui: "No."
Lei: "Testoaddì"
Lui: "No."
Lei: "Settoodìco"
Lui: "No."
Lei: "Amore, sono sul sito agenziamobilità punto roma punto it!"
Lui: "E da quando?"
Lei: "Ora lo cerco. Insomma, zitto zitto, l'allegro chirurgo e tutta la giunta di radical chic di merda hanno approvato il bilancio 2014, in cui è inserita questa perla. Se non avessi letto Cartesio tutta la settimana non mi preoccuperei, ma poiché sto pensando che il Sindaco dovrebbe essere trasferito con tutta la giunta a San Basilio, credo che tanto basti a dimostrare che esisto e, con me, anche questa perla."
Lui: (nomi di specie canine, santi apostoli e divinità pagane miste a nomi di armi di grosso calibro)
Lei: (invoca nomi di grandi sanguinari della storia, tra cui distinguiamo Vlad l'Impalatore, Ivan il Terribile, Maria I d'Inghilterra; viene invocato il Giacobinismo del Regno del Terrore e l'uso educativo della ghigliottina.)
Lui: "Ci stai già scrivendo un post?"
Lei: "Mo' lo scrivo, amó. Ah, ma al prossimo giro voto Fiamma Tricolore, io! Anzi, lunedì vado all'Università e comincio a militare nel Blocco Studentesco. Poi mi trasferisco a Casa Pound e gli scrivo un manifesto politico privo di sgrammaticature!"

Insomma, eccoci qua.

Egregio Signor Sindaco, 
Le invio questa mia per portare alla Sua attenzione l'ennesima stronzata che siete riusciti a concpire in Campidoglio. A Corviale ve manderei, co' tutto l'ufficio. 
Comunque, quando ho letto la notizia della sua ultima produzione creativa, non ho potuto che pensare a Cartesio e a Giovambattista Vico. Vede, per Cartesio, la ricerca del vero era vincolata al razionalismo. Vico diceva che ci voleva più creatività. Ecco, Lei la creatività la lasci perdere, non mi sembra sia il Suo forte. Comunque, Vico sancisce che è sicuramente vero ciò che uno ha prodotto. Quindi, solo Lei, che ha prodotto quest'ennesima cagata radical-chic, può dirci se effettivamente è vera, in base al principio "Verum et factum reciprocantur seu convertuntur". 
Pur ponendo, comunque, che sia vero (e Cartesianamente parlando, me lo sembra proprio, vero!) vorrei sapere "perché". 
In quanto elettrice, eh, non in quanto filosofa del sabato pomeriggio. 
Ho sempre votato estrema sinistra, per cui sento molto il tema della lotta di classe, della ridistribuzione del reddito, del rubare al ricco per dare al povero, eccetera. Ho letto Marx, Bakunin, Feuerbach, ho le carte in regola. E i Diari di Che Guevara, ovvio.
Ora, la mia domanda, quella che probabilmente porterò anche alla mia analista, in futuro, è questa: "La Sua è una lotta di classe? O vuole che Roma diventi la Livorno della poesia di Caproni?"
Se fosse lotta di classe, mi starebbe bene - spremeteli 'sti ricconi del Centro Storico, porci capitalisti! Oh, un attimo. La soglia ISEE sopra la quale si pagano 797 euro per 5 anni di permesso ZTL è 15.000 euro. Con 15.000 euro l'anno, nel terzo millennio, senza aver necessariamente il cane in dialisi, tre badanti a carico e 4 SUV, secondo me...fai la fame. Calcolando gli affitti che si pagano in Centro, Signor Sindaco. Ma per non parlare del fatto che il permesso ZTL è perfettamente inutile: potrei entrare contromano anche io, come fanno tutti. Ma poi che me frega, io la macchina non la prendo mai - qua se la togli, non la riparcheggi più. Sa, quando i varchi sono aperti, ci vengono da Viterbo a parcheggiarmi sotto casa. Poi, perché prendere la macchina? Uno rischia di rompere il semiasse prendendo qualche buca, meglio andare in moto che almeno uno si rompe il femore; quello si ripara, il semiasse costa. Uh, giusto, nemmeno la mia moto può circolare. Ma, di questo, ne abbiamo già parlato, qua. 
Insomma, ricapitoliamo. Non è per la lotta di classe, perché se guadagno 16.000 euro l'anno (a nucleo familiare, eh! Mica a testa!), in Centro non posso permettermi nemmeno l'affitto di un monolocale, a meno che non sia un monaco asceta e mi privi di riscaldamento, luce, gas, cibo, vestiti eccetera; nel qual caso il problema non si pone - mai visto un asceta guidare né una moto Euro1 né una macchina. Allora de che? de che cosa? 
"È una politica ambientale". 
Ecco, dato che siamo ambientalisti: vuole che elenchi tutti i nomi di animali che costituiscono un grazioso binomio con nomi di divinità? 
Dato che ho letto Feuerbach e, i miei lettori lo sanno, vorrei chiederLe se i pullman dell'Opera Romana Pellegrinaggi sono un toccasana per il Centro. A loro contesto principalmente l'accostamento giallo/bianco, che mi da il vomito. Pullman turistici come se piovesse - ma né io né gli Stati Uniti abbiamo ratificato il Protocollo di Kyoto, io continuo a circolare, sparatemi. 
Insomma, 'sti 797 euro da 'do cazzo me li tiro fuori? 
Prosaicamente parlando, da dove pesco quelli del'anticipo IVA, nsepoffà. So' finiti pure da lì. 
C'è sempre la riserva aurea del nero, ma poi evado le tasse e l'Europa s'incazza. 
(La stessa Europa che si accampa a Campo de' Fiori il sabato sera e mangia, sotto il mio amato Giordano Bruno, l'insalata in busta del supermercato. La stessa Europa che permette che il calzino di spugna col sandalo rimanga impunito. I piedi, ve mozzerei.)
E pensare che, e non lo dico da fan di Feuerbach, basterebbe far pagare l'IMU ai preti, spremerli senza pietà, loro e i loro ostelli, oratori e affini. Ma no, l'IMU ai preti non si può fargliela pagare. 
Ah, ma ora che l'Oklahoma ha aperto le porte al Satanismo, io vado a stare là. Vado a fare il boscaiolo. Cosa fanno in Oklahoma? Ce l'hanno la barbabietola da zucchero come tutte le regioni d'Italia, sentire il mio sussidiario delle elementari? Abbè, no, in Oklahoma non ci voglio andare, lì c'hanno la pena di morte. 

Allora, famoseacapì, signor Sindaco. In quanto Sua elettrice, le posso garantire il mio voto, al prossimo turno. Il mio voto a Alemanno. 
Se i vostri etilometri non hanno fermato la nostra sete, se le vostre ordinanze non hanno fermato le nostre Euro1, i vostri aumenti non fermeranno l'amputazione della mano che ha messo la croce sul simbolo PD. Hasta siempre. 

"Cordialmente", tua sorella.




lunedì 10 febbraio 2014

Ai ravvivatori d'arte

Tra i buoni propositi del 2013, come ricorderete, miei cari 25 lettori, c'era, al punto numero due "visitare un monumento a settimana ed impararne la storia. Sennò, tanto valeva trasferirsi in Pianura Padana, invece che a Roma".
Ottimo.
Vivendo a Campo de' Fiori è praticamente impossibile scansare monumenti e storia dell'arte (ma c'è chi ci riesce, non dubitatene). Erano 4 anni che volevo entrare a Palazzo Farnese, ma per la visita occorre attendere l'allineamento dei pianeti negli anni bisestili. Ho sempre detto "Maledetti Francesi, tenetevelo Palazzo Farnese, un giorno vi sfratteremo". Disse il saggio che, se le Alpi ci separano da millenni, ci sarà pur un motivo.
Sorvoliamo. 
È imbarazzante sapere che attraverso questa Piazza almeno una volta al giorno e non la conosco. Cioè, so perfettamente che c'è la farmacia, poi vicolo del Giglio, poi vicolo de' Venti, che fa angolo con Via del Mascherone, lì dove c'è Acqua e Sapone, poi via dei Farnesi e via di Monserrato. Ho visto più case a Via di Monserrato che bottiglie di birra al mio tavolo durante l'aperitivo, per dire. 
Se uno dei pochi motivi per cui elimino senza leggerle le cortesi mail dell'Australia che mi sollecita a compilare il mio form per trasferirmi nella terra dei canguri e fornire i miei servigi alla Regina, abbiamo detto, è la storia dell'arte, che storia dell'arte sia. Anche se con il romanticismo non si mangia, chi se ne frega, io non alzo le chiappe dalla zona, dovete bruciarmi viva vicino a Giordano Bruno. Sarebbe un onore, comunque.
Questa specie di enorme comò della nonna mollato in mezzo ad una piazza è una cosa da levare il fiato. Come questi affreschi, che guardiamo anche con un po' di sufficienza perché siamo abituati agli affreschi, diocheppalle, altri affreschi, affreschi ovunque, esiste uno, nella storia dll'arte, che non ci abbia smarronati coi sui affreschi?
Sono di una bellezza disarmante. E anche se Annibale Carracci, con il suo Mangiafagioli, faceva crescere in me il pregiudizio (a stento tenuto a freno dalla lunetta con il Paesaggio con la Fuga in Egitto), ho dovuto abbassare le corna e dirmi "Ok, signori, è ora che mi rimetta sui libri e chini il capo di fronte alla magnificenza di questo posto". 
Certo, non di sola storia dell'arte vive l'uomo, a meno che quell'uomo non sia l'Argan. 
Ecco, se io sono una di quelle che, non si capisce perché, "se andassi in America i bei soldi che faresti" - sarà che ho visto troppe volte Fievel sbarca in America (e il cazzo di topo l'avrei annegato dopo due scene) e mi permetto di dire che è l'America che hadavenì da me, solo perché ho visto delle cose così belle che nessuno me le toglierà dagli occhi con insulsi grattacieli o con un gruppo di koala tenerosissimi e pucciosi. Palazzo Farnese e la spiegazione di quello che è e che è stato il mio quartiere nei secoli mi ha fatto venire voglia di fare la barbona per vivere per strada e non smettere mai di vedere la meraviglia.
Dal latino mirabilia, neutro plurale (dall'aggettivo mirabĭlis), usato nelle guide turistiche ante litteram per descrivere l'elenco dei monumenti da visitare. 

Comunque, miei cari ravvivatori dell'arte, che sembra che mangiate pane e Vitruvio e abbiate venduto l'anima al Vasari... è dura spacciarsi per per grandi intenditori se non avete vissuto Roma!

Ma, detto questo, vorrei muovere una critica personalissima a chi condivide svogliatamente articoli di Repubblica su Facebook, articoli in cui tutto va male, tutto è brutto, tutto è una merda, è tutto difficile, e come si sta bene in Inghilterra, e come si sta bene in Lituania, siamo un paese del Terzo Mondo.
Lo so che in Australia si vive bene. Anche qui, nel III secolo, immagino, si viveva bene. Non c'avevi nessuno intorno e stavi a tirarti le pietre. Lo credo che in America si vive bene, non si portano certo dietro la piaga della corruzione dai tempi di Genserico come noi. Anzi, non sanno manco chi era, Genserico. Giudicare un Paese senza valutare la storia non mi piace. Che poi io la usi come metodo esclusivo di giudizio...vabbè.
Sciacquatevi la bocca (amo, amo dirlo!) prima di parlare di un Paese che ha prodotto la meraviglia.

Specialmente se vivete in un Paese che spara in testa alle giraffe, che manco puoi boicottargli i prodotti perché producono solo biscotti burrosi nelle scatole di latta e altra roba che, personalmente, classifico come "rifiuti speciali".
Cosa ti aspetti da un Paese talmente insignificante da non avere nemmeno stereotipi?
Ah, Amleto, ecco. 
Cosa vi viene in mente se dico "Danimarca"?
Biscotti burrosi, Andersen e la Sirenetta. Concentrandomi, anche Throvaldsen era Danese, e anche Kirkegaard. Non snocciolo Michelangelo né Bruno perché sono una signora. Pizza, Dante, la Pietà di Michelangelo. Danesi, levatevi.
Se avete soppresso una giraffa perché non era tutto 'sto granché per la razza, non crediate di esserlo voi, tutto 'sto granché, per la razza umana.
Siete a stento su Wikipedia.

Se all'Acquario di Genova avessero sparato ad un delfino, probabilmente i nostri ex amici della Triplice Alleanza non avrebbero perso l'occasione per invaderci.
Lasciamo perdere, va'. Sarà che la Rispoli è sull'altro lato della strada rispetto a Palazzo Venezia, ma a me, mi sale il fascismo.






martedì 12 febbraio 2013

Mi sale il fascismo.

Non posso dire diversamente: "mi sale il fascismo".

Insomma, credo che qualunque psicologo, ma ora chiederò conferma a numerosi esperti, direbbe che ci sono cose che, da bambino, ti devono imparare.
Una di queste cose è "non toccare le cose altrui". A me devono averla insegnata in modo particolarmente accorato, perché provo vergogna e disprezzo per chiunque tocchi le cose altrui.
I nani, non so perché (se non per farmi adirare), toccano le macchine, quando torniamo a casa. Toccano le macchine altrui. Provano ad aprire le portiere. A me partono emboli in fila per 6 col resto di 2. Toccano. Tutto. Passano vicino ai tavoli del ristorante e toccano la tovaglia. 

I miei coetanei toccano tutto. Lo vedo, non è che sono solo i nani.
Anche nei negozi, toccano. Io, se entro in un negozio, tengo le mani in tasca. Mi vergogno di toccare la roba. Giuro.
Per dirne una, in biblioteca, uno si è messo ad usare il mio computer mentre ero al bar a bere il caffè.
Sarei morta, piuttosto che fare una cosa del genere. 
Ti frugano nell'astuccio. 
Alla Chabod, una volta, mi hanno rubato il pranzo.
Ad un ragazzo, la giacca.

Io mi sento male solo al pensiero di spostare lo zaino altrui quando mi intralcia sull'autobus, mentre i nani crescono nell'idea che "se non lo usa nessuno, allora lo usi tu e va bene così". Eppure, non mi sembra di avere avuto un'infanzia all'insegna della violazione dei diritti, ma magari solo dell'educazione. 

Tutto questo, per dire che mi hanno rubato la bicicletta. Ecco perché mi sale il fascismo
Perché è la quarta bicicletta della mia carriera di ciclista che se ne è andata e non torna più. Comincia a rodermi un attimino questa cosa che le bicilette sono res publica. NON SONO RES PUBLICA. Vai a lavorare e te la compri, la bicicletta. Mandi tua moglie a battere e, con i quattro spicci che le darebbero, te la compri. Non prendi la mia.

Ecco perché vorrei credere in un dio con il martello. Uno che, quando lo preghi, senta l'eco di queste parole "mio Dio, ti prego, vendica quest'affronto: spappola con il tuo martello il ladro della mia bici!". E sbam! Glorioso finale pulp.

Insomma, in questi momenti, mi sale il fascismo. Non ci posso fare niente. Lo chiamo fascismo, ma penso che sia istinto di conservazione. Non che le due cose siano molto diverse -non venitemi a dire che il fascismo è mediato dalla ragione o dal patto sociale di Hobbes, eh!
Mi sale, perché ho sentito gente giustificare i furti negli appartamenti. "Eh, ma bisogna capirli, sono disperati!". Votavano PD ed erano radical chic. 
Quando campavo con 400€ al mese affitto incluso, nessuno mi compativa. 
Io non credo nella comprensione, credo all'azione/reazione. Al Causa/effetto.

Dico che mi sale il fascismo, perché il pensiero che qualcuno possa pensare "poverino, è costretto a rubare una mountain-bike da 500€ per campare" mi fa venire il disgusto per l'umanità. Voglio aprire le botole di Via di Grotta Pinta e lasciare spazio ai topi. Per sempre. 
Mi sale il fascismo, perché per il principio "azione/reazione", vorrei che, compiuto il furto, ti cadesse sulla testa un grosso masso di granito lanciato dal mio dio misericordioso, quello che ascolta le mie preghiere. In alternativa, che venissi massacrato di botte da quattro fasci infami. Almeno, si canalizza un po' di violenza per nobili scopi. 
Invece di manganellare povera gente per il proprio orientamento sessuale, una squadra di camicie nere che manganella ladri e scippatori mi renderebbe veramente felice. 

Gentile Signor Ladro, 
oltre ad aver scomodato una sessantina di santi al minuto (faccia lei le tabelline), Le ho augurato di cuore le peggio cose. Sa: cancri, tumori, incidenti stradali, gravi handicap provocati dai suddetti -ovviamente in totale mancanza di assistenzialismo statale, eh!, che vuol dire "morire solo come una nutria quando il Tevere è in piena". Speriamo che qualcuno di questi vada a segno. Non mi importa se, con i soldi che ricaverà dalla vendita della mia biciletta, sfamerà la Sua famiglia. Morissero pure loro, ovviamente. Ci sono migliaia di cassette del mercato che attendono di essere scaricate, per dirne una. 

Tornando a FN, non dubito che si tratti di vecchia merda, per andar per frasi fatte. Comunque, anche Mussolini delle cose buone le ha fatte. (Scusate, non ho resistito).

Propongo un nuovo patto sociale: voi, ladri, la smettete di rubare, e noi, persone oneste, continuiamo a campare felici. 

No, non funziona, preferivo quella storia delle manganellate come se piovessero.

per ricordarvi da dove viene il nostro sindaco. Non prendete questo post sul serio, eh! #antifascismosempre, come dicono i gggiovani.  Ulteriori informazioni sono disponibili pigiando qui.