È lei!

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martedì 13 marzo 2012

"Guai a voi anime prave!"


Sarebbe il mio compleanno, lo sarebbe ancora, ma il gatto mi ha pisciato sulla borsa della palestra: addio palestra, addio borsa della palestra, addio corretta collocazione dei santi sul calendario, addio mano sinistra usata per punire il gatto.
Se questo non fosse successo, ora sarei in palestra a smaltire grassi in eccesso, non certo qui a sproloquiare come al solito. Se fossi stata in palestra a saltellare come un comò di castagno su e giù dallo step, non avrei letto quest'articolo delirante.
Dante razzista, antislamico e omosessuale. Bandito dalle scuole. Non per fare sempre la mano del diavolo ma, se proprio dobbiamo giocare sull'anancronismo, prendiamocela con i preti una volta per tutte e bandiamo LORO dalla scuola pubblica.

Dante è razzista, antislamico e omofobo.
Una signora, tal Valentina Sereni - mi spiace solo che un nome così bello sia portato da una che, vabbè, lasciamo stare - ci spiega anche nello specifico perché bisogna bandirlo dalle scuole.
Valentina Sereni, mi susciti la stessa reazione che mi suscita il gattino Virgola.
Vorrei prenderti a colpi di mazza da baseball e girare con te un remake delle scene più intense di "Shining".

Comunque, non c'è da allarmarsi più di tanto, perché direi che, più o meno, ci siamo resi conto che la signora in questione, così come la sua Gherush92 (vojo dì, non per fare l'inutile spaccaminchia quale sono, senza dubbio, ma perché darsi un nome che sembra il nickname di un qualunque erotomane di messenger?), vendono fumo. Di mestiere.
Si definiscono un "committee against Christian, secular, Muslim, right-wing and left-wing anti-Semitism" e fin qui, nessun problema. Li abbiamo inquadrati? No? Sono cicciati fuori tempo fa, quando uscì "La Passione", se così si chiama, di Mel Gibson. Insomma, si occupano di stronzate. Non producono nulla di concreto. Un po' come me, ma io non rompo le palle al mio prossimo, o almeno, non così tanto.

Povero Dante. Dante, per dirne una, nacque nel 1265, quindi, secondo il mio umilissimo parere, aveva straragione a scrivere quel che ha scritto.
Signora Sereni, nel 1300, anno in cui Dante ambientò la Commedia, il mondo era piatto. Piatto, ok?
Nel 1300, mah, vediamo, il mondo era piatto, Aristotele la faceva da padrone, Cicerone e Seneca con lui, il meglio della grecità doveva ancora essere ri-scoperto, la medicina si basava sulla teoria degli umori e l'animale domestico preferito dalla popolazione fiorentina era il ratto norvegicus, non esisteva la stampa e, attenzione, la lingua italiana era una roba non meglio definita, una specie di brodo primordiale.
Signora Sereni, legga la Bibbia e la smetta di dire idiozie, che mi distrae dalle manovre pre-festeggiamento del compleanno e poi mi agito.

Signorina Stigrancazzi (cit.), non entro nel merito, perché scriverei il post più lungo della mia vita e devo andare a rispondere agli sms di auguri e ai messaggi in bacheca su Facebook.
Se pensa di poter spianare 700 anni di storia della lingua italiana con una sola stronzata (sparata bene, eh, per carità), si sbaglia.

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