È lei!

È lei!

giovedì 22 marzo 2012

Sms: genesi e sviluppo del fenomeno all'interno di una relazione amorosa.

Che generazione di merda, la mia.
Quando le relazioni cominciano con un sms.
'mmazza che tristezza.
Mi immagino a come doveva essere prima, quando venivi divorata dalla suspence, prima della sua apparizione in un luogo X, designato all'incontro.
Ma anche quando c'erano i telefoni, ma meglio non esporsi con i genitori di lei.
O magari c'erano i telefoni, lei viveva da sola e, che ti piacesse o meno, dovevi parlarle.

L'sms, alla fine, è comodo: è come una preselezione, ti evita di perdere un sacco di tempo con lumaconi subumani che ti guardano con occhi languidi nascosti dietro i loro Spritz.
La prima cosa che nota la studentessa di Lettere a cui stai cercando di fare la pelliccia, mio caro lumacone, è la punteggiatura. Perdìo, la punteggiatura. Non chiede tanto, 'sta poraccia, ma almeno la virgola tra soggetto e verbo...se si potesse evitare!
Superato lo scoglio della punteggiatura, anche l'argomento, il tema, lo svolgimento, quello che è, dovrebbe essere a portata di Homo Sapiens, ma è inutile accanirsi.
Infiniti sms con dettagli tecnici sul guasto del trattore.
Devo dire che la categoria peggiore è quella degli idraulici. Dico: stai lavorando a casa della solita signora che ti apre in minigonna pronta a concedersi a te, come da cliché, ma cosa vuoi dalla vita mia? Perché devi descrivermi anche il numero di chiave che hai usato per rifare il gomito del lavandino intasato perché pieno di capelli e calcare? Non riesci proprio a mediare? Ti sembra che io abbia esposto nel dettaglio la teoria delle laringali, durante queste nostre, chiamiamole così, "conversazioni"?

Quello che odiavo dei rimorchiatori via sms è proprio l'sms.

Mi chiedi il numero? Ti do il numero? TI SPIACE FARE UNA TELEFONATA CHE MI STO FACENDO LA FRENCH ALLE UNGHIE E MI SI SBAVA LO SMALTO?
No. Il rimorchiatore via sms, quando al trecentesimo sms ti rendi conto di aver speso 92 euro del tuo credito telefonico, per disperazione, lo chiami, fa quello che non si aspettava di sentirti. Fa il vago. Dopo 3 ore di cagate e sterili idiozie.
Comunque, non tutti i lumaconi sono uguali, c'è anche gente che sa scrivere.
Tra la gente che sa scrivere distinguiamo il pragamatico e l'intellettuale.
Il pragmatico, quando lo incontrate, sposatelo.
Me ne sono fatta scappare uno perché ero troppo giovane, ma il secondo no.

Quando noti che dall'altra parte c'è un minimo di spessore culturale, il tuo Ego cresce come la pianta di fagioli della fiaba.
Per mesi ho spedito sms spacciandomi in biblioteche assurde a studiare materie inesistenti, quando in realtà stavo a farmi le sopracciglia sul terrazzo, in vestaglia.
Il tono dell'sms diventa aulico, se hai a che fare con l'intellettuale. C'è una sfida a chi scrive le cose più indecifrabili. Partono citazioni, aforismi, c'hai Wikipedia sempre aperta, chiedi consigli a tutti, fai leggere gli sms a chiunque ti capiti a tiro, ci metti otto ore a rispondere e ti giustifichi con un "Scusa se ti rispondo solo ora, stavo rileggendo "Prolegomeni ad ogni futura metafisica" (se non l'hai letto, te lo presto!)".

Dall'altra parte, le risposte variano dallo "Ma di che, non preoccuparti, ero in palestra!" (= vedi, bambola, non sono solo un intellettuale, ma anche uno sportivo!) al "Figurati, io invece stavo leggendo "Essere e tempo", oggi sono un po' da Heidegger".
Così per giorni e giorni. Interminabili provocazioni culturali. Alla fine delle quali, io stavo rileggendo "Anna Karenina" al contrario e lui traducendo "Apologia della Storia" in un non meglio specificato dialetto bretone.
Inutile dire che al terzo aperitivo, dopo aver speso uno stipendio in sms, l'idillio è finito. Il bello del contatto via sms è che tu, a 'na certa, sparisci. Non è che rallenti, rispondi scocciata o che. No, no, sparisci proprio. E sai che lui non chiamerà. Ed è la soluzione perfetta, per entrambi.
Sparisci per sempre, cancelli il numero e a stento ti ricorderai com'è in faccia. Non c'è niente di strano, lui ne prende serenamente atto. Forse è lui che ha cominciato a sparire.
Chi lo sa.Sparisci talmente bene, che quando lo incontri, puoi anche fingere di non ricordarti di lui.
C'è un altro tipo di intellettuale che ti scrive solo poesie. Che sfiga quello che ha esordito con Saba.
Con Saba! Ho capito, fijo mio, che c'hai 'na vita di merda, ma perché coinvolgermi?
Ricordo di aver risposto "Saba, no, non me lo merito." e lui galante "Perché no? Questa poesia sembra per te!". Se stai leggendo, dal remoto distretto olandese in cui ti trovi, ora lo sai: SABA MI FA CAGARE. Te lo scrivo con rispetto, perché mi hai insegnato a mettere immediatamente in chiaro quali fossero i miei gusti in materia di poesia.

Un altro tipo di smsatore ti chiede il numero, tu metti in chiaro di avere un fidanzato, lui ti rassicura che "è solo perché sei simpatica" e quest'amicizia che dovrebbe nascere la va a cercare in terreni d'altrui giurisdizione. Ti manda pochi sms, accattivanti come gli ingredienti del tonno in scatola.

Il pragmatico ti scrive sms solo quando è strettamente necessario.
SPOSATELO.

Quando P. mi ha chiesto il numero, il giorno dopo mi ha telefonato. Due giorni dopo, mi ha telefonato. Dopo una settimana abbiamo cominciato anche a scriverci sms. Tono aulico, eh, per carità.
"Ti andrebbe di venire a cena con me?" - "Volentierissimo, dove posso raggiungerti?" - "Passerottino, ti vengo a prendere!" - "Assolutamente, in dieci minuti sono in centro :)".
Siamo sposati da 9 mesi, l'sms medio è "Amó', che se magnamo stasera?" - "Amó', che te va la trippa?".



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