È lei!

È lei!

lunedì 28 aprile 2014

Butting - come Leopardi, le Ricordanze.

Se fossi stata contemporanea di Leopardi, le Ricordanze l'avrei scritta meglio. 
Non mi ricordo cos'ho mangiato a pranzo, ma stai sicuro che mi ricordo quella cosa che mi hai detto quella volta che tu non ti ricordi di sicuro. 
Oggi, leggevo un post di Meri Pop, sul suo blog Supercalifragili
Ed è subito butting. 

Visto l'inatteso colpo di coda della mia adolescenza (so' passati 10 anni, ma vabbè, vuol dire che sono ancora giovane), fatto di inutili crisi esistenziali, insulti random, e - perché farsele mancare - immancabili crisi di pianto del tutto immotivato, ho deciso di ascoltare Meri Pop e darmi al butting. 
Il butting, però, nel mio caso va affrontato con coscienza di sé e come se il tuo armadio fosse commissariato dal Tribunale della Ragione. Kant, dammi la forza. 

«Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea tornare ancor per uso a contemplarvi.»

Ne emerge che la Ragazzina dai Capelli Rossi celava al mondo la presenza di un prendisole di lamè blu, girocoscia, con relativo collare in finto oro con intarsi di plastica blu. 
Quanti ricordi. 
Ho perso dei fidanzati, per quel vestito. Peccato. Potevano essere ex di cui conservavo qualche ricordo meno vago (ma al contempo specifico) di uno stizzito "Era necessario vestirti così?"

Ma tutto passa, e tutto se ne va.

Per non dire che la stessa Ragazzina si presentava, unica sotto i 50 e sotto gli 80 chili di peso per un metro e 40 di altezza, alla festa per la pubblicazione del libro di altro pretendente (libro peraltro pervenuto a seguito di successivo scavo) con tubino nero superaderente e un po' lucido, con laccio di pelle posteriore e, ma che ve lo dico a fare, spacco inguinale. Quanti ricordi.

Soffriva, la Ragazzina, a rivangare ricordi del tempo della vita sua mortale in cui lieta e pensosa saliva il limitare di gioventù. 

Ma tutto passa, e tutto se ne va.

"Io lo butto. Non me lo metto da quando abbiamo fatto quell'aperitivo devastante con la scusa di una pausa studio. Abbiamo anche lasciato i libri in biblioteca. Non voglio che l'epicità di quel momento venga offuscata da qualche squallida serata passata a giocare a scala 40".

"E questi? Oh, beh, ci ho visto tutti i concerti di Alice Cooper. Belli, questi. Certo, non ci posso andare all'Anagrafe a fare i documenti, ma li teniamo"

"O mio Dio, da dove verrà fuori? Il mio vestito a fiori! Non ci entro nemmeno se mi ungo di grasso di balena e lo taglio sul davanti con le forbici." #butting.



Poi ho visto una scatola, e l'ho aperta. E c'erano dentro delle lettere, di quando avevo un fidanzato normale, come tutte le adolescenti. Che mi scriveva un sacco di SMS, che mi aspettava dopo la partita, che mi riportava a casa in orario. Che non spacciava come se non ci fosse un domani, che non mi sputava addosso.

Quanto si può essere ingenuamente belli, da adolescenti.
Io 17 anni, lui forse 22, o anche di più, chi si ricorda.
Le lettere, capito?
Mi scriveva le lettere, e l'ho lasciato perché dovevo volare via lontano, lontanissimo.
Lui è volato oltreoceano (è il mio karma, d'altronde) e io sono ita "a conquistare Roma".

Al butting c'è un limite.
La scatola non si butta: conserva silenziosa cose che non avrebbero vita al di fuori. State lì, nella scatola.

Dietro a quella scatola, ce n'era un'altra.
Quest'altra scatola ha risolto l'enigma noto alla cronaca come "L'enigma del ferro da stiro" (se mi leggi: "Ciao, è stato un peccato non aver avuto nulla da dirci, oggi.") e contiene libri che ho letto e che rileggo ogni tanto, senza l'ansia di quando li lessi la prima volta, che qualcuno entrasse e mi dicesse "Regalo de tus amantes, verdad?". Contiene forse il più bel biglietto d'auguri di compleanno che ho mai ricevuto.

Ma tutto passa, e tutto se ne va.

Non prendete il butting sottogamba, non sottovalutatelo. Penserete di stare meglio, e finirete a declamare, con l'aria del cigno che muore: «Questa mia vita dolorosa e nuda volentier con la morte avrei cangiato»Q
uesta mia vita doloro
Volete fa' butting? Vi dovete liberare dei demoni del passato? Liberate il frigo da mezza dozzina di Peroni.

Poi domani si vedrà.

Una sofferta testimonianza della Ragazzina dai Capelli Rossi



 

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