È lei!

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domenica 19 gennaio 2014

Storia universale della musica - non si vive di solo hard n' heavy, dicono.

Tempo fa, a Porta Portese, ho comprato, alla modica cifra di 10 euro, la "Storia Universale della Musica" di Roland de Candé (ai miei occhi un illustre signor Nessuno ma, quantitativamente, mi sembrava che all'etto fosse un buon acquisto).

L'ho comprato principalmente per avere delle basi che mi permettessero di dissentire dalla strutturata opinione di mio marito in fatto di musica. Per me, il jazz è fastidioso rumore (in un'altra vita ero un pipistrello, sicuro) e l'heavy metal è soave armonia. Chet Baker una voce qualsiasi, Jim Morrison una divinità, Ozzy Osbourne ed Alice Cooper il non plus ultra.
Con l'avvento di musicisti in casa, mi sono resa conto di essere veramente una capra. Certo, se parliamo di linguistica storica, probabilmente, saranno i musicisti a sentirsi capre, ma io voglio diventare tuttologa per avere una scusa che mi permetta di non stare mai zitta e non privare alcun interlocutore del mio saccente parere.

Non ritengo di essere poicosìignorante in materia di musica, ma devo dire che lo sono abbastanza da saper collocare vari compositori/autori sulla linea del tempo e niente più. Ricordo anche che sono stata sottoposta all'ascolto di un intero cd di canti gregoriani da un aspirante tassidermista. In realtà era solo un sottofondo, ma vorrei vedervi a cena con un-possibile-vostro-lui con i salmi in sottofondo. Anzi che non mi sono ridotta in cenere. Posso dire senza pudore di aver rimpianto tutti i metallari che mi ruttavano volgarità nelle orecchie che mi ero lasciata alle spalle. Inutile dire che, per tutta la durata del disco, ho fantasticato su come avrebbe potuto sentirsi lui se gli avessi messo un cd dei Meshuggah. Caro mio, a te ci vogliono due anni di sludge ininterrotto, per riprenderti. Sludge, doom e funeral. Per poi rinascere con il peggior power che riesca a reperire sul mercato.
Sì, sono una bestia. Ma non è colpa mia se, invece che Mozart, a 13 anni, ho scoperto i Doors e gli Iron Maiden.

Ma non si può ragionare solo per categorie. Quest'estate ho comprato un libro sui Black Sabbath che mi è piaciuto molto. Un intero capitolo è dedicato al diabolus in musica che per me, fino ad allora, era solo una canzone dei Mago de Oz, che fanno una specie di Celtic Metal cantato in Spagnolo.
Ho smosso mari e monti (particolarmente la mia povera sorella, ma ci sono stati anche interventi di aiuto spontaneo) per capire. Mi sono sentita veramente de coccio.
Probabilmente nemmeno in chimica sono così ignorante, eppure ho portato avanti con successo una media del 3 per un lunghissimo quadrimestre. Facevo i bilanciamenti con infiniti quadratini, stelline e disegnini, non potendo contare tutti gli elementi da una parte e dall'altra con il solo supporto delle dita. 
Vabbè. Alle lacune nelle materie scientifiche penserò nel 2015.
Ho cominciato a cercare. E ho trovato un po' di materiale online. (Anche se amo i libri, non ho più posto e devo darmi al digitale. Poi, solo libri usati, se non sono per lavoro. Ve lo do io, l'aumento dell'IVA) e un corso piuttosto basic in Inglese. "E perché non hai chiesto a tua sorella?" - perché mia sorella ha una vita e non volevo rovinargliela, ecco.
Ora comincio, eh, sono pronta.
Ieri ho ascoltato Beethoven, che, per me, era principalmente il San Bernardo del film. Ah, e l'autore di una muschetta di quelle che mettono nei quiz in TV quando il concorrente sbaglia una risposta e perde mille mila milioni di gettoni d'oro.
Forse, verrà un giorno in cui sarò veramente radical chic e apprezzerò Miles Davis, perché le mie conoscenze mi permetteranno di capire cosa succede mentre lui produce quel fastidiosissimo rumore soffiando in una tromba, e forse lo troverò "sublime". Per ora, mi sembra sempre peggio del peggior disco degli Aborted (qui un piccolo esempio di Death Metal). A me piacciono, ma immagino che abbiano le potenzialità per fare un disco veramente brutto. Nella peggiore delle ipotesi, continuerò ad ascoltare i Cugini di Campagna.

Comunque, il primo capitolo della mia "Storia Universale della Musica" titola come piace a me, che le cose le comincio dal comincio (non vi dico a preparare un esame di storia quanto ci metto, con questo metodo): "Preistoria e Antichità. Cento secoli di civiltà musicale." (che si rivoltano tutte le volte io metto un disco, ma vabbè)

#daje


 

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