È lei!

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sabato 7 dicembre 2013

La Divina Commedia spiegata al Nano Triste

(Mi ero ripromessa di tenere questa chicca per il libro che, un giorno, scriverò. Ma sono troppo fiera del mio Nano, quindi...)
Ieri, io e il Nano Triste abbiamo litigato pesantemente. 
È difficile litigare con un cinquennemmezzo, ma basta mettersi al suo livello.
Insomma, ieri il Nano Triste ha fatto una cosa che non doveva fare, e stavamo litigati.
Tradizione vuole che nella mia borsa vivano libri molto interessanti e pieni di disegni. L'Oxford Illustrated Dictionary è un must, per interrogarmi su qualsiasi veicolo sia mai stato costruito. 
Ieri sono stata a Più Libri, Più Liberi e ho comprato un libro. Essendo passata a stento da casa, il libro continuava a vivere nella mia borsa, assieme alle Metamorfosi di Apuleio. 
Lettura esoterica dell'Inferno di Dante.
"Guarda che non ci sono le figure, è un libro per grandi, questo!"
"E perché non me lo puoi leggere?"
"Perché è scritto in una lingua antica che è difficile anche per me"
"Ma tu l'hai letto?"
"Sì che l'ho letto, lo sto studiando da tanti anni.."
"E non me lo puoi raccontare?"
"Sì che posso, però è una storia molto complicata, e non ci devi credere e non ti devi spaventare, perché è pieno di mostri e di persone che soffrono. Chiaro?"
"Chiaro"
"C'era una volta un signore che si chiamava Dante."
"È lui che muore?"
"Sì, ma non nel libro. Dante va a fare un viaggio con una guida"
"Dove va?"
"All'Inferno, tra i fuochi e i diavoli."
"All'Inferno? Ma l'Inferno si può visitare?"
"Dante aveva un permesso speciale, diciamo"
"E com'è l'Inferno?"
"Come un grattacielo al contrario; invece che andare su, vai in giù, ma a piedi. Ogni tanto c'è un mostro che non fa scappare la gente"
"Un mostro?! Ma allora è un libro dell'orrore!"
"Più o meno. Diciamo che serviva perché le persone si comportassero bene - faceva vedere tutte le punizioni per tutti i  peccati"
"Ma sono ancora valide?"
"Ah, io questo non lo so, non sono informata. Lo devi chiedere a mamma o a nonna, io non lo so!"

[comincia a studiare lo schema dell'Inferno]

"Ca...car...caro...caron...caront...caronte! Chi è Caronte?"
"Caron dimonio, con occhi di bragia! Era un mostro che portava le anime da una parte all'altra di questo fiume infernale qui, vedi? Serviva uno che guidasse la barca"
"Ma aveva un motoscafo?"
"Mi sa che era a remi!"
"E gli altri mostri?"
"Guarda, qui c'è Minosse. Qui Pluto. Qua c'era Flegias, qui i Centauri. Ah, mi dimenticavo, qui c'è Cerbero, che è un cane a tre teste"
"E che razza è?!"
"Qui ci sono le furie. Sai perché si dice che una donna è una Megera? Perché una di queste furie, che erano bruttissime, si chiamava Megera"
"Che altri mostri ci sono?"
"Qui, verso il fondo, c'è il Minotauro, poi c'è Lucifero, che è il diavolo"
"Dobbiamo disegnare tutti questi mostri, mi piacciono!"

[due ore dopo]
"Ma anche io voglio sapere tutte queste cose sui mostri dei libri. Mi devi dire tutto! A scuola non ci insegnano niente!"
"Eh, ma devi aspettare di crescere per studiare questi mostri!"
"Quando sono grande come te?"
"Anche un po' prima - tra 10 anni, più o meno!"
"Mamma! Voglio che stasera mi leggi La Divina Commedia perché non è possibile che a scuola non la studiamo ancora e devo aspettare dieci anni! Vale, dove vai?"
"Esco, è ora!"
"Esci a rivedere le stelle?"

Abbiamo fatto pace, direi. 


 


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