È lei!

È lei!

venerdì 1 novembre 2013

Colpa dei Take That.

Sono troppo giovane per ricordarmi i tempi d'oro in cui i Take That spopolavano tra le seienni e, come diceva sempre il mio ex coinquilino, io sono una sessantacinquenne intrappolata nel corpo di una ventenne. Detto ciò, mi interrogo sulla natura di quella generazione che ha tra gli 8 e i 12 anni più di me. Quella che affolla le discoteche e i bar il sabato sera. Con quei gentili signori, spesse volte radical chic, che bevono roba scadente fino a ridursi come delle 14enni al loro primo incontro con il Vodkapescalemon. Non vi anticipo niente, ci sto scrivendo un libro sopra e so che non vedete l'ora di comprarlo. 
Il vero problema di questa società è il trentenne radical chic single. I Peter Pan dei poveri.
Ieri sera, sotto la mia finestra, ne ho avvistato un branco.
Meraviglia della natura!
Stavano accerchiando un gruppo di sedicenni. Anvedi che tattica. Li avevo scambiati per paramedici, all'inizio, ma la presenza massiva di maglioni alla Kurt Cobain e di giacche di velluto lise sui gomiti mi ha smentita subito. Apro una parentesi: il maglione alla Kurt Cobain, se non siete Kurt Cobain, un suo figlio illegittimo, un sosia, uno che proprio-cioè-è-sputato-uguale, NO. Non ve lo mettete. Tenetelo per quando avete la sindrome premestruale, bevete ettolitri di tisana mangiando quintali di cioccolata davanti ad Autumn in New York. 

Dicevo - accerchiano questo branco di sedicenni impazzite e ubriache. È un po' come quando il coccodrillo rimane vigile al pelo dell'acqua aspettando che l'antilope si avvicini per bere e zac!
Che tristezza.
Li osservo, non perché sia una voyeuse, ma perché non riesco a dormire: la house vintage che mettono a cannone nel locale mi fa tremare il letto e il gatto si agita. Io confido che il tremore mi spiani la cellulite, ma non ho visto, ad oggi, risultati apprezzabili. Forse perché non ho la cellulite. (buahahahahahahah).
Mi affaccio al balconcino e li scruto con i miei occhi orbi. Ora, non dico di essere prestanti ma, ribadisco, Kurt Cobain andava di moda 15 anni fa, quando eravate alle Superiori. Il segnaligno color malato con la panza, no. Nemmeno una sedicenne ubriaca, per dire. Che poi, è Halloween, per il Demonio, siete ad una festa in maschera a cercare di pescare qualsiasi cosa qualcosa con una rete a strascico a maglie strettissime (dove si impigliano sempre quelle fastidiosissime lattine che producono l'altrettanto fastidioso effetto "Just Married") VI VOLETE MASCHERARE? Darvi un po' di farina in faccia e sembrare un po' meno peggio del solito? Spettinarvi quei quattri peli rimasti in testa? Darvi lo smalto nero per sembrare, da dietro una porta chiusa, qualcosa di simile al Principe delle Tenebre? No, niente. Ste cazzo di giacche lise e i maglioni alla Kurt Cobain. 
Credo che si chiami "lettura del contesto" e che voi non la sappiate fare. 
È una festa in maschera. Io odio le feste in maschera, e non ci vado. Ma voi ci siete, e io vi vedo dalla finestra. Se avessi avuto il Martini Dry mi sarei fatta un Martini Cocktail solo per sputarvi addosso il nocciolo dell'oliva. 
È Halloween e siete circondati da sedicenni ubriache vestite da suore-zoccole. Cosa si aspetteranno di incontrare delle finte suore? Dei finti preti, per esempio.
Ozzy Osbourne. Guardate e imparate.

Ovviamente, non si pretende che siate Ozzy Osbourne. Impegnatevi un minimo, studiate. Calcolate, valutate, scrutate, cercate di capire, documentatevi.
Cosa potrà mai desiderare di incontrare un'anima perduta, se non il Demonio in persona? Nel mio caso, Demonio per Demonio, se fosse a forma di Alice Cooper preferirei, ma non si può certo avere tutto da una notte di Halloween dai cocktail scadenti e da una musica house che mi ha fatto impazzire la maionese nel tubetto. Non abbattetevi, anche se non siete Alice Cooper e non avete i suoi soldi, va bene lo stesso. Truccatevi molto. Dissimulate, buttatela in caciara. Regalate al gatto il vostro maglione alla Kurt Cobain e affittate un vestito per Halloween.
Muppets non inclusi nella confezione.
Se non ce la fate, fatecela. 
Stavo dicendo: lettura del contesto. 
Ma poi, cosa ci fate intorno ad un branco di sediceni ubriache? Il codice penale non lo troverebbe un comportamento degno di biasimo? O sono io che, fresca di rilettura de La Lettera Scarlatta, ho un punto di vista deviato dal Puritanesimo?
Non lo so. 
Mi ricordo un tempo in cui noi sedicenni perdevamo ettolitri di bava a mo' di Terranova con la scialorrea dietro a trentenni che non ci si filavano manco a morì. Ho quasi venticinque anni, sono passati circa 10 anni. Ora non dite che voi, trentenni di oggi e ventenni di ieri state elaborando il trauma di noi sedicenni che guardavamo ai più grandi di voi e che avete aspettato dieci anni per bere il sangue di queste giovani fanciulle. Poi, cos'avreste da dire ad una sedicenne, senza sembrare patetici? Io, che ho quotidianamente a che fare con sedicenni, ai loro occhi sono una specie di cariatide simpatica. Ma, comunque, una cariatide. 
Vanno a scuola. Devono studiare. Hanno compiti in classe come pollini in primavera. Devono tornare a casa presto.  Dove sono le vostre coetanee? Con chi sono scappate? Con il sosia 18enne di Howard Donald?
Il trentenne che ascolta la fidanzatina parlare di quanto
è stato stronzo l'insegnante di Latino a darle 4.
No, dai, non scherziamo. 
È sul serio colpa dei Take That? Da quando sono tornati, vi sentite di nuovo 16enni pure voi, nel pieno delle tempeste ormonali che pensavate di aver superato? Ma ascoltavate i Take That o i Backstreet Boys? Sapete che le sedicenni che state puntando potrebbero essere delle Directioners? (Fate la faccia che fa mia nonna quando mi chiede "Cussul'è stu Internet?", su.) 
So che stanotte, una volta nel vostro candido lettino, canticchierete "Why Can't I Wake Up With You?". Nsepoffà, dai. Studiate il contesto, interpretatelo. Sabato prossimo vi voglio più Directioner e meno grunge, ok? Leggetevi tutti i libri della saga di Harry Potter. E pure Twilight, per sicurezza. 
Ma dove scappi, tu, creatura solitaria con il maglione alla Kurt Cobain, ma quello a righe della Roseland Ballroom? A vomitare dietro una macchinetta? Oh. 
Allora esce lei; ha sedici anni per davvero. E parte il cazziatone. E sali sulla macchinetta. E lei saluta tutti e sale sulla macchinetta.
Le sedicenni non possono bere! Sono le vostre autiste sobrie, quindi!
 
Siete dei fottuti geni. 
 


 

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