È lei!

È lei!

venerdì 25 ottobre 2013

Tricologicamente e musicalmente parlando

Non mi piace il parrucchiere. Proprio no. Tende proprio a farmi schifo. Cioè, statte giù co' 'ste mano.
Probabilmente, in un'altra vita ero una bestia selvatica che odiava farsi toccare la testa. 
ODIO farmi toccare la testa. Esclusi parenti stretti e marito, la mia testa non si tocca. Forse, più che una bestia selvatica, ero una peccatrice e i puritani mi hanno decapitata. Ma ne dubito, i puritani preferivano fare falò e arrostite, impiccagioni e roba meno splatter. 

Insomma, per me un taglio di capelli è un maledetto problema. Un cazzo di problema.
Il mio taglio di capelli alle scuole medie

 Secondo me, è perché dopo la Comunione mi hanno tosata. Sembravo uscita dai Jackson 5. I Jackson 5. Un'adolescenza da copia irlandese dei Jackson5; un incubo. Dopo un'infanzia da versione 16:9 di Anna dai capelli rossi. 
Ci ho riprovato. Ho pensato "Se ci mette le mani un mio amico, non succederà niente di drastico/irreversibile/orrendo/drammatico". Stupida. Quando hanno le forbici in mano, smettono di essere amici e si trasformano in parrucchieri. E trasformano te in Napo Orso Capo.
Un realistico ritratto della Ragazzina
dopo l'ennesimo taglio AC/DC
(a cazzo di cane, ndA)

Ho giurato che nessuno avrebbe mai più toccato i miei capelli. Nessuno, ti giuro, nessuno.
Ci sono cascata inevitabilmente per il matrimonio. E diamogliela una gioia alla mia famiglia, ogni tanto. Se non fai le bomboniere e non mandi gli inviti, almeno vai dal parrucchiere. Meno peggio di quanto pensassi. 

Due anni dopo, la necessità di recarsi dal parrucchiere non sfiorava minimamente la nostra, la quale preferiva infatti investire i 600 euro del suo stipendio netto in altre attività ludiche, tra le quali la benzina per andare a lavorare. Il nuovo status di motociclista con conseguente permanenza del casco ben calcato sulla testa per svariate ore al giorno, però, hanno prodotto una specie di mostro mitologico, metà fanciulla e metà Bobby Charlton. 
Chi è Bobby Charlton? Signori miei, vi mancano proprio le basi. 

Insomma, l'antico vaso andava portato in salvo. 

Il  2 Novembre, andrò al concerto dei Darkness. E chi so' 'sti Darkness? Robba da ggiovani, ve'?
Ma no. C'è chi li chiama "hard n' heavy", ma io dico di no. Per me sono glam. Sono una band glam rock. 
Il glam rock è David Bowie, per intendersi. Tutine sbrilluccicose e stile androgino. 
Come si va ad un concerto dei Darkness? Non sono mai stata ad un concerto glam rock, perché i Guns n' Roses li metto sì nell'hard n' heavy. Fosse stato vent'anni fa, li avrei messi anche nell'hair metal, ma Axl Rose, ora, sembra una porchetta di Ariccia e se Slash non c'è più de che stamo a parlà.

È arrivata l'idea. Cavoli, l'hair metal.
Allora ho rivisto The Decline of Western Civilization: the Metal Years. Wow. Cioè, wow. 
Se i Faster Pussycat (vedi immagine) e i Poison mi parlano di tagli capelli, posso pensarci anche io, allora. Un'ora e mezza di glam e hair metal, così, come se piovesse. Stupendità gratuita. (God bless uTorrent).

E lì, davanti a VLC modalità moviola perché così le mie ripetendae si beccano un bel listening tratto dall'intervista a Steven Tyler, tutto è diventato chiaro. 
Non mi serviva un parrucchiere, mi serviva un'idea. Chiaro. Chiarissimo. 
Mi serviva un taglio glam anni '80. 
È quello che mi sono procurata questa mattina nel bagno di casa, mentre il gatto miagolava disperato "Valentì, che stai affà, parliamone, te prego". 

Ora, finalmente, sembro il san bernardo cotonato di Jim Gillette, e sono felice. 

Ignoro se Jim Gillette abbia o meno un san bernardo.
Ma, se ce l'avesse, mi assomiglierebbe.


Siete totalmente digiuni di hair metal? Sono disponibile per ripetizioni e insegnamento tecniche e metodi per velocizzare l'apprendimento. Potreste cominciare con "l'heavy metal spiegato al mio gatto", presto in tutte le librerie.  




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