È lei!

È lei!

lunedì 28 gennaio 2013

Roma, I Municipio: viva, ma non residente.

[la terza puntata. Non vi ho tediati con le prime due, perché i dialoghi avrebbero urtato la Vostra sensibilità]

Impiegata: "Stagnaro...Valentina"
Lei: "Presente."
Impiegata: "cheddevefà?"
Lei: "Carta d'Identità"
Impiegata: "Epperché?"
Lei: "Furto portafoglio. Allego: fotocopia denuncia carabinieri + fotocopia documento da rifare, precedente al furto + documento di riconoscimento - passaporto - in vigore. Stop"
Impiegata: "Ha compilato il modulo?"
Lei: "E pagato la marca."

Sono preparatissima. Talmente preparata che potrei anche farmela da sola, la carta d'identità.

Impiegata: "Coniugata?"
Lei: "Con F.P. Allego fotocopia Atto di Matrimonio e Stato Civile"
Impiegata: "Non mi risulta"
Lei: "Prego?"
Impiegata: "Sì, Lei non mi risulta."
Lei: "Non le risulto cosa?"
Impiegata: "Coniugata, evabbène."
Lei: "Cosa, non Le risulta? Ho anche fotocopia del mio atto di nascita, se Le può dare qualche indizio"
Impiegata: "Faccia vedere."
Lei: (OH GOD, WHY?)
Impiegata: "Non posso farLe la Carta d'Identità."
Lei: "Branco l'aveva detto."
Impiegata: "Lei non risulta, al nostro Comune"
Lei: "Per quale oscura ragione, escluso Branco?"
Impiegata: "Lei risiede a Sestri Levante!"
Lei: "Non penso proprio: i Vigili del mio Comune, sito nell'operoso Nord, hanno già fatto gli accertamenti necessari, non risiedo su."
Impiegata: "Devo chiamare la collega."
Lei: "Se è per il burraco, io oggi non posso."

(venti minuti dopo. Forse erano 5, ma venti minuti da un tono più epico alla mia vicenda)

Impiegata: "Infatti, ecco."
Lei: "Cosa?"
Impiegata: "Viva, ma non residente"
Lei: "Di essere viva me n'ero accorta, ma non residente che vuol dire, di preciso?"
Impiegata: "Che Lei, al momento, risulta senza residenza."
Lei: "C'è un motivo?"
Impiegata: "Sì, il Suo Comune Le ha tolto la residenza"
Lei: "Non facciamone una questione leghista, il mio Comune è già sotto il Po, comunque. Il mio Comune mi ha tolto la residenza perché sono censita a Roma, e per loro vivo a Roma."
Impiegata: "Eh, ma mica ce l'hanno comunicato!"
Lei: "Perché pensavano, poveri idioti, che Voi sapeste che vivo nel Vostro Comune!"
Impiegata: "Dove vive, insomma?"
Lei: "Con mio marito."
Impiegata: "Nella stesa casa? Stesso indirizzo?"
Lei: "Il mistero si infittisce! Due persone sposate che vivono insieme! Mi prende in giro?"
Impiegata: "Non è scontato."
Lei: "Sa che essere senza residenza è un reato?"
Impiegata: "Non è questo il punto. Deve tornare con Suo marito, che dichiari che vivete insieme."
Lei: "Scusi, la parola di mio marito vale più della mia? È perché sono rossa e ho i tatuaggi?"
Impiegata: "Non dica stupidaggini: è perché lui è già residente lì. E certifica che Lei vive lì."
Lei: "Anche io vivo già lì, perché non posso certificarlo a mia volta?!"
Impiegata: "Non so cosa dirLe"
Lei: "(bestemmia in aramaico) Quindi?"
Impiegata: "Torna qui con Suo marito e facciamo tutto"
Lei: "(bestemmia più forte)".

Una settimana dopo

Impiegata: "Mi ricordo di Lei."
Lei: "Bene, questo è mio marito. È venuto a certificare che sono in vita e che risiedo"
Impiegata: "Sì, ma ad un altro sportello."
Lei: "Prego?"
Lui: "Signora, veniamoci incontro: qui ci sono tutti i documenti che Lei potrebbe consultare comodamente dal piccì ma che noi abbiamo, per buon cuore, stampato e fotocopiato per renderLe la consultazione più agevole. Ora facciamo questa Carta, per favore."
Impiegata: "Dovete prendere la lettera E"
Lei: "Perché settimana scorsa mi ha detto di tornare qui?"
Impiegata: "Qui, nel senso di edificio."
Lei: "Beh, certo avrei potuto presentarmi a Dar-es-Salaam, a vedere se mi facevano due documenti abbùffo..."

Prendiamo la Lettera E. Ci passano davanti, senza numero né niente, nell'ordine: un trans, una signora finta-invalida con una figlia stronza, 4 impiegati di altri uffici che dovevano fare pratiche per degli amici loro, un carabiniere che raccoglieva documenti in giro, probabilmente per farsi dare una mancia, e 4 scimmie col cappello.

Impiegata: "Cambio di residenza?"
Lei: "No, sono senza residenza..."
Impiegata: "Ma lo sa che è un reato?"
Lei: "Beh, questo lo chieda al Vostro benemerito Comune, se lo sa..."
Impiegata: (scrive i miei dati ad una lentezza esasperante, una lettera alla volta, con il dito indice) "Viva, ma non residente"
Lei: "E partorirò con dolore, lo so..."
Lui: "Le sembra normale? Che io debba venire a dirvi una cosa che dovreste già sapere? Nel'era di Internet?"
Impiegata: "È la norma, invece."
Lei: "Prego?"
Impiegata: "Certo. Potreste fare un'autocertificazione in base al decreto Monti, ma non la accettiamo, quindi dovete comunque venire in Comune."
Lui: "C'è un Decreto che Voi deliberatamente non rispettate?"
Impiegata: "Non è che non lo rispettiamo, noi riceviamo l'autodichiarazione, ma poi dovete comunque venire a firmare."
Lei: "Quindi delle mie scansioni che n'è stato? Le troverò stampate e distribuite negli asili come carta per pasticciare coi colori?"
Impiegata: "Nome di Suo padre?"
Lei: "Sergio"
Impiegata: "Cognome?"
Lei: "Brando, come Marlon"
(dieci minuti di domande del genere)
Impiegata: "Ecco, questo è il Suo documento d'identità, per ora."
Lei: "E...per la tessera elettorale?"
Impiegata: "Voterà a Sestri."
Lui: "Senta, forse non ha capito. Lei non risiede più a Sestri, e la Sua tessera elettorale, qui, non vale. E non vale neanche su, mi sembra chiaro."
Impiegata: "Allora non può votare"
Lui: "Prima che mi alteri, dov'è l'Ufficio Elettorale?"
Impiegata: "Piazzale Marconi"
Lui: (a lei) "Fra una settimana ci vai e senti cosa ti dicono. Se non ti fanno la scheda, registri tutto e mi dai il video, che lo mando a chi sappiamo..."
Impiegata: "All'Ufficio Iscrivendi, sicuramente risolverete tutto. Entro 48 ore risulterà il cambio di residenza. Quando possono venire i Vigili?"

Lei: "A cena o per il burraco? Prima delle 14 tutti i giorni, ore pasti. Grazie mille."
Impiegata: "Buona giornata!"

I Municipio: nun te temo.

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