È lei!

È lei!

giovedì 13 settembre 2012

Caro Babbo Natale,

ti evito il preambolo in cui mi giustifico per tutte le azioni discutibili che ho compiuto quest'anno. 
Senti, veniamo al sodo.
Tutto sommato, comunque, non è che mi sia comportata POI COSÌ male.
Ecco, allora, c'è una casa. È qui dietro. Ti prego, Babbo Natale, fa che io possa avere una scrivania tutta per me, una scarpiera e un angolo dove mettere le scope. Babbo Natale, vorrei avere una cucina in cui la presenza di una pentola sui fornelli non comprometta la presenza del cuoco. Sia chiaro, Babbo Natale, questa casa è bellissima. Allora, facciamo così: se non mi puoi portare la casa che ho visto a Via dei Chiodaroli, portami almeno un incendio che distrugga tutti i mobili enormi di Paolo che occupano un consistente 85% dei metri quadri calpestabili dell'appartamento. Poi, se hai tempo e se mi porti la casa nuova, porta anche uno sfratto a quelli che vivono nell'appartamento vicino. Per la Pepe, sai. Penso che sarebbe triste a non sentire tutti i rumori molesti che produco con il mio stereo antidiluviano. Caro Babbo Natale, vedi, l'agente immobiliare voleva convincerci che fossero due stanze da letto, ma io ci voglio una sala da pranzo con studio e un salotto enorme con campo da allenamento per quei due suini dei miei gatti.
Babbo Natale, concentrati perché la storia che l'anno scorso mi hai portato venti giorni in Tanzania non me la bevo: i soldi li hanno cacciati i parenti e gli amici, lo so, ho visto il dettaglio dei pagamenti.
Siamo d'accordo?
Quindi, ora, chiami l'agente immobiliare e gli fai scrivere una mail in cui ci garantisce che verranno apportate migliorie alla casa -come da nostro suggerimento- e che siamo pronti per l'offerta.

Grazie per l'attenzione.

Valentina

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