È lei!

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martedì 31 luglio 2012

Appuntamento tremendo: come sganciarsi? (una glossa)

Insomma, se mi si palesano questi articoli sulla home di Facebook, rispondere è inevitabile.
"Appuntamento tremendo: come sganciarsi?". Tema libero.

Svolgimento:
Intanto, se sarà un appuntamento terribile si sa. Da subito. Dal luogo prescelto, dall'individuo, dalla capacità discorsiva dell'individuo. Come al solito, si parla di "prevenzione", preferibile sicuramente alla "corsa ai ripari".
Non serve preparare una lista infinita di scuse per sganciarsi, serve attivare la materia grigia da subito.

Casistica (luogo prescelto)
"Ti andrebbe di venire con me ad una serata di degustazione di latte di capra mongola?"
Caso1: ami il latte di capra mongola.
Caso2: ti incuriosisce il latte di capra (mongola, eh, non qualsiasi)
Caso3: vaffanculo te e il latte di capra, non potevi prenotare un tavolo allo Spazio900?

Nel primo caso, possiamo notare come la richiesta 'paia pertinente e sensata, gradevole. La risposta attesa è "Sì, lo voglio".
Nel secondo, la percentuale di variabili sfiora il 97% delle variabili calcolabili (tra cui includiamo per dignità letteraria l'invasione aliena): la risposta auspicabile è: "Non conosco bene l'argomento, ho bisogno di tempo per documentarmi/se a metà è 'napalla, portami via".
Nel terzo caso, il dubbio non si pone. Non ci vengo alla tua degustazione. Portaci l'amico tuo, o tua cugina, o chi ti pare. Io non ho bisogno di scuse: non mi interessa, non devo farti un favore.

L'individuo, poi, va scelto con criterio. Appurato che non gli stai facendo un favore, se sei conscia che all'appuntamento troverai un caso umano, evitiamo. Che poi scrivete post di merda su GP.
Il freddo calcolo delle probabilità è applicabile anche alla vita quotidiana. Ma niente, entriamo nel dettaglio.
"Lui non fa che parlare di suo padre o della sua collezione di monete antiche". Benissimo. Se quella delle monete antiche non è una setta eretica a me sconosciuta, leggi "collezione di farfalle" e addio pelliccia. Potrebbe essere un serial killer, molti di loro sono collezionisti. Sganciati con un "io colleziono numeri di Top Girl" e scapperà da solo. O anche "Cd dei Backstreet Boys".
"Lui si pulisce i denti con le dita". Come si fa quando vai a dormire dagli amici e ti metti il dntifricio sul dito perché ti sei dimenticato lo spazzolino? Oh, God, why? Il consiglio dell'esperta è "pulisciti le orecchie con una chiave", come nei peggiori bar di paese avrai visto fare qualche volta.
Sul "non siete obbligate a resistere", non sono d'accordo. Avendo approfondito la fase "filantropa" della mia esistenza, posso dire che c'è qualcosa di salvabile in chiunque, eccetto in chi è di estrema destra.
"1. Fingete un malessere". Ma che, come a scuola? Ma di che tipo? Alla Jo Squillo? Che poesia. 
"2. Fatevi chiamare da vostra madre". Ma anche no. A parte che chiamerebbe di sua sponte, senza il bisogno di lanciare SOS. Per dire che? Gliela passo, così scappa? Chiarezza, ragazze, chiarezza.
"3. Parlate di un esame". Quasi quasi plausibile, curioso che non sia venuto fuori prima. Nel senso "ti sto raccontando una palla, ma domani mattina mi sentirò in colpa e studierò per un esame a caso".
"4. Non prolungate la conversazione". Allora statevene a casa direttamente. 
"5. Fingete l'arrivo del ciclo". Cioè, no, vabbè. Questa visione del mondo mestruocentrica ("Hoilciclo, non posso andare al mare/non mi posso lavare/non posso bere alcolici/lasciami sola col mio dolore") ha rotto il cazzo. È il terzo millennio, tutte le donne hanno sempre in borsa un Tampax. Tutte, persino io. 

Accidenti, l'articolo è finito. Manca il punto 6: "Puntategli un fucile a canne mozze alla tempia", ma forse lo pubblicheranno oggi. Muoio palpitando nell'attesa.

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