È lei!

È lei!

sabato 18 febbraio 2012

aggiornamenti dal pianeta gioventù, parte II

Non posso esimermi nemmeno questa volta dall'esprimere il mio venerabile parere sull'ennesima, brillante, nuova tendenza dei giovani.
Immagino che vi ricordiate che sono quella che cerca di evitare di mettere in ammollo il Tampax nel Campari prima di usarlo...anche se il Campari è pur sempre "Red Passion". Diciamo che è per un motivo prettamente materiale, per cui l'immersione in un liquido porta il tampone ad una dilatazione tale che, raggiunta la sua massima estensione, puoi buttarlo via e sostituirlo direttamente con una coppa Martini, a quel punto altrettanto anatomica.

L'ultima dei giovani è il nebulizzatore.
Per fortuna che sta roba va di moda ora che ho raggiunto la pace dei sensi ché, tra i casi clinici con cui mi sono interfacciata negli ultimi anni, ci mancavano solo quelli con il nebulizzatore.
"Signorina, senta, mi nebulizza una Vodka Tonic? con la scorza d'arancia, per favore"
Verrà forse un giorno in cui, invece che i posaceneri, sui tavoli dei locali ci saranno solo aerosol?

Questo dialogo diventerà forse verosimile?
Lui: "Posso offrirti una spruzzata di Campari con il vino bianco?"
Lei: "Oh, ma certo, bambolo, ma che sia un bianco fermo e secco".
Lui: "Passerottino, ecco il tuo ventolin, ti ci sbriciolo dentro anche una Malboro?"
Lei (tra sè): "Com'è galante! Se bevo ancora un po' e andiamo da lui, mi nebulizza la pelliccia, sicuro!".

Rimane sempre il problema della socialità legata all'alcol, concetto sul quale non mi soffermerò mai abbastanza. Viviamo in un mondo che mi fa presagire che, se mai scodellerò un primate con metà del mio patrimonio genetico, dopo vent'anni, questi andrebbe a prendere un aperitivo con il suo bravo nebulizzatore; una spruzzata e via!, a vomitare in macchina di mamma.
Forse, chi ha inventato lo Spritz, già lo sapeva. È uno dei cocktail che ha il nome più adeguato a quest'evoluzione del modo di bere. Non può spruzzarti in gola un "Campari bitter shakerato Gin", a meno non sia il tuo ultimo desiderio prima della sedia elettrica. Uno Spritz, eccome.
Quel che mi preoccupa è la nebulizzazione dele noccioline rancide dell'aperitivo.

C'è da dire che, da genovese, l'idea del risparmio, lì per lì, mi ha fatto giustificare l'idea. Poi ci ho ripensato. Sono una genovese, non un platelminta.
Gio-va-ni! Che minchia fate? È il caso di creare mostri perché non potete permettervi due birre?
Cosa farete quando vorrete la macchina e non ve la potrete permettere? Vi snifferete il carburatore di una Panda sperando che vi trasformi in una Porsche?

Sono perplessa.

Ma non posso non ricordare che lo stesso che mi ha grattato i cd se lo sbranava, il Ventolin.
Inutile dire che mi è sempre piaciuto frequentare gli avanguardisti.

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