In molti ignorano l'importanza del ruolo sociale del coinquilino, solitamente per due motivi:
1) sono imballati di soldi e hanno un bilocale da qualche parte
2) sono anziani
Spiegare agli anziani perché non vivi in una casa tua è difficilissimo. Nella loro mente sei un punkabbestia drogato che ha occupato un palazzo fatiscente all'estrema periferia della città. Ti scaldi con la carta di giornale e ti lavi in un rigagnolo dove scola la vicina industria che lavora metalli pesanti. È un universo che l'anziano non riesce a pensare e, cartesianamente parlando, questo crea un problema di accettazione importante.
Dubito che mia nonna abbia mai capito che quelli che vivono in casa mia poi, di notte, non se ne vanno. Che non sono ospiti, sono padroni di casa come me.
Oppure a volte finge entusiasmo, come se fosse un'idea geniale che abbiamo avuto noi tre e non che sia l'unico modo per sopravvivere in una grande città.
Per il tuo fidanzato che vive a casa con i genitori perché è di Roma o che vive da solo perché ha comprato casa "quando si stava meglio anche se si stava peggio" il coinquilinato è una specie di setta satanica, una schiavitù moderna, una malformazione della società. Se poi c'ha pure un'età, torniamo alla storia dei punkabbestia e a quel punto nella sua mente in casa vostra si verificheranno solo scene liberamente ispirate a The Dreamers. Poi idraulici da tutte le parti, incontri in corridoio tratti dalle scene tagliate di The Lady. Ma vieni a stare da me, ti prego. Ma guarda che va tutto bene, sono i miei coinquilini. Ma chi era al telefono? Il mio coinquilino: è finito il detersivo per i piatti. È un messaggio in codice, penserà lui, vuol dire vai alla Caffarella a prendere un agnellino che stanotte facciamo un sacrificio umano mentre il tuo povero innamorato si preoccupa che tu torni a casa e tu manco ti degni di mandargli un SMS perché stai vendendo l'anima al demonio, traviata da quelle oscure presenze che infestano le altre stanze di camera tua. Povera ragazza, era tanto studiosa.
Per il tuo fidanzato che vive a casa con i genitori perché è di Roma o che vive da solo perché ha comprato casa "quando si stava meglio anche se si stava peggio" il coinquilinato è una specie di setta satanica, una schiavitù moderna, una malformazione della società. Se poi c'ha pure un'età, torniamo alla storia dei punkabbestia e a quel punto nella sua mente in casa vostra si verificheranno solo scene liberamente ispirate a The Dreamers. Poi idraulici da tutte le parti, incontri in corridoio tratti dalle scene tagliate di The Lady. Ma vieni a stare da me, ti prego. Ma guarda che va tutto bene, sono i miei coinquilini. Ma chi era al telefono? Il mio coinquilino: è finito il detersivo per i piatti. È un messaggio in codice, penserà lui, vuol dire vai alla Caffarella a prendere un agnellino che stanotte facciamo un sacrificio umano mentre il tuo povero innamorato si preoccupa che tu torni a casa e tu manco ti degni di mandargli un SMS perché stai vendendo l'anima al demonio, traviata da quelle oscure presenze che infestano le altre stanze di camera tua. Povera ragazza, era tanto studiosa.
A me è sempre andata di straculo con i coinquilini, un po' meno con i fidanzati. Ma questo sempre per volontà dell'oscuro Signore, eh, devo ammetterlo.
La cosa bellissima dell'essere coinquilini è che riscopri un forte senso di umanità che, se vivi da solo, non conosci. Che ti piaccia o meno, i coinquilini sono gli unici a casa quando tu dormi e sei vulnerabile. Coi coinquilini condividi i sanitari, i fornelli, il frigo, la lavatrice. I coinquilini diventano inevitabilmente tuoi fratelli, nel branco, tuoi insostituibili alleati nella guerra di tutti i giorni contro case che, di solito, cercano di implodere.
I coinquilini sono quelli che ti ammazzano le blatte e fanno sparire i corpi perché sanno che tu c'hai la fobia, sono quelli che ti mangiano le scorte alimentari ma loro sono del Sud e portano ogni ben di Dio dalla terra natia e allora ti rivalutano tre sottilette con quattro porzioni di struffoli che li ha fatti mia madre e sono buonissimi. Sono quelli per cui cucini ogni tanto perché siamo esseri umani e abbiamo bisogno di condividere le cose belle, tra cui mangiare insieme. Sono gli unici che possono farti da famiglia mentre la tua è a 500 chilometri di distanza. Sono quelli che piangi quando diventano grandi e possono comprarsi una casa e se ne vanno.
I coinquilini sono l'unico appiglio che hai quando cambi città e sei completamente solo.
I coinquilini, quando hai fortuna, sono inevitabilmente i tuoi amici e continui a chiamarli "i miei coinquilini" anche se non vivete più insieme da 5 anni e siete amici a tutti gli effetti.
I coinquilini sono quelli che ti ammazzano le blatte e fanno sparire i corpi perché sanno che tu c'hai la fobia, sono quelli che ti mangiano le scorte alimentari ma loro sono del Sud e portano ogni ben di Dio dalla terra natia e allora ti rivalutano tre sottilette con quattro porzioni di struffoli che li ha fatti mia madre e sono buonissimi. Sono quelli per cui cucini ogni tanto perché siamo esseri umani e abbiamo bisogno di condividere le cose belle, tra cui mangiare insieme. Sono gli unici che possono farti da famiglia mentre la tua è a 500 chilometri di distanza. Sono quelli che piangi quando diventano grandi e possono comprarsi una casa e se ne vanno.
I coinquilini sono l'unico appiglio che hai quando cambi città e sei completamente solo.
I coinquilini, quando hai fortuna, sono inevitabilmente i tuoi amici e continui a chiamarli "i miei coinquilini" anche se non vivete più insieme da 5 anni e siete amici a tutti gli effetti.
Le cose che condividi con i coinquilini sono paragonabili solo a quelle che condividi con un coniuge o un convivente, ma sembrano incredibilmente affrontabili.
Se litighi con il coinquilino non succede niente, dovete fare pace per forza, nella maggior parte dei casi nessuno dei due può fuggire. Vi incontrerete in corridoio. Davanti al frigo. Se litighi con il coinquilino arrivi spesso alla conclusione che bastava essere più tolleranti e non sarebbe successo niente, se litighi con il tuo innamorato/fidanzato/marito è uno stronzo e un coglione, vaffanculo, crepa bastardo.
È una piccola società organizzata in cui tutti i ruoli vengono ricoperti a turno da tutti.
Io cucino e metto il condimento. Tu ti accolli, allora metti la pasta. Tu non hai né pasta, né condimento: lavi i piatti e la cucina.
È una piccola società organizzata in cui tutti i ruoli vengono ricoperti a turno da tutti.
Io cucino e metto il condimento. Tu ti accolli, allora metti la pasta. Tu non hai né pasta, né condimento: lavi i piatti e la cucina.
Tutto questo per dire che questa mattina ero un po' triste, poi ho cominciato a soffriggere e il mio coinquilino è spuntato dalla stanza e, con il candore di un bucaneve, mi ha detto "certo, che buon profumo..." e abbiamo pranzato insieme. Non mi sono sentita sola come un reietto umano, né abbandonata. Non ho avuto il tempo di pensare alla tristezza, o al perché sono sola, non mi sono autopsicanalizzata e non ho pianto come avrei voluto fare. Benedetti i coinquilini.
Il soffritto...beata ragazza...il SOFFRITTO??
RispondiElimina