Molti di voi pensano che la mia sia una perversione, dico, andare in palestra alle 7 del mattino. Magari lo è, tanto c'ho la psicanalista domani, glielo chiedo.
Forse è solo che avrei voluto fare antropologia, e la palestra alle 7 del mattino ha la sacralità asettica del laboratorio. Puoi studiare un soggetto alla volta, inosservato.
Il soggetto che ho studiato oggi è la signora, la sciùra, diremmo noi del nord.
La sciùra è arrivata in palestra con i pantaloni d'ordinanza di Decathlon e un gilet di pelliccia. Vera. E non perché ci tenessi a toccare il pelo di un animale morto, ma perché la sciùra non ha potuto non esclamare "Ahó, 'sto visone me fa schiumà'". Io stavo schiumando per i cazzi miei, se non altro, e mi piace pensare che le gocce di sudore altro non siano che le lacrime del grasso. Bella, eh, 'sta frase ad effetto? Non è mia, naturalmente. Era scritta a caratteri cubitali nella mia ex-palestra.
Comunque, l'approccio della sciùra all'attività fisica è snervante. Io sono la prima che se può si scansa una serie di cose (sto migliorando, e mi scanso solo il leg curl a pancia sotto perché mi fa oggettivamente male e poi odiavo che improvvisamente le mie chiappe all'aria diventassero argomento di conversazione per gli astanti. Sì, a volte finisce la playlist dell'i-Pod e ve sento. Merde.) ma non è che mi scanso tutte le cose. Devo correre? Corro. Nei miei 30 minuti di "passeggiata a pendenze improbabili" penso che Giovanna d'Arco sola può capire cosa sto provando; ripasso tutti gli angeli e i santi che in ogni tempo ti furono graditi; a volte penso anche a cose serie.
Oppure sto a casa in pigiama, con i gatti in braccio, e guardo NCIS. Nessuno mi obbliga ad andare in palestra. È un anno che vado in quella palestra ed è un anno che ti vedo coi pesi da mezzo chilo, signora mia. C'hai il braccio di pasta filante. Se a tavola ti allunghi a chiede 'n antro po' de vino ti casca quella ciccia flaccida nel bicchiere del vicino (e sta pure male, a livello di galateo).
Devi mangià sciapo, perché non puoi chiedre il sale agli altri commensali.
E oggi, l'hai detto. Stavo riponendo a modo il mio bilancere e i suoi relativi pesi dopo due anni di affondi (praticamente ho sentito tutta la discografia degli Iron Maiden + le discografie soliste degli ex membri) e l'hai detto, pensando che non ti sentissi: "Io non faccio pesi, perché ho paura di diventare grossa. Coi muscoli". Quando c'hai la tuta bianca sembri un cazzo di taxi! Quando corri sul tapis roulant mi porti a galla l'odioso ricordo degli gnu che ammazzano Mufasa! Non fai lo step perché è troppo faticoso e sudi! E poi, arrivi nello spogliatoio e insinui che "abbiamo la stessa taglia". E allora sì, sei mejo te.
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