È lei!

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giovedì 28 agosto 2014

La terra ai contadini. Non a Sting.

Gentile Signor Sting, 
apprendo, da svariati mezzi di comunicazione, della sua iniziativa "roll up your sleeves". Intanto, nun se preoccupi, che noi Italiani le maniche ce le rimbocchiamo già abbastanza. Grazie per l'interessamento, comunque. 
Apprendo dunque che le porte della sua tenuta verranno aperte ai volenterosi turisti che avranno così la ghiotta occasione di raccogliere le Sue olive. 
Questa iniziativa mi fa venire una voglia feroce di mettere su un vinile coi cori dell'Armata Rossa, imbracciare un'arma di fortuna, salire su un treno, scendere a Figline Valdarno e, al grido di "la terra ai contadini" condurre un esproprio a regola d'arte. Nsepoffà, peccato. 
Tuttavia, per rimanere nel campo semantico del settore primario, mi domando: "Pensa che la gente abbia l'anello al naso?". Sicuramente c'è chi ce l'ha, io per prima, assieme ad una discreta collezione di altro ferro sparso per la faccia. Questo non mi impedisce di sapere cosa mi succede intorno e, per tanto, di discutere con la consueta saccenza della sua odiosa, spocchiosa e chiaramente offensiva iniziativa. 
Prima di tutto, ieri, in radio, gli speaker dicevano "Sting non è Inglese, è Genovese: ha il braccino corto". Ecco, cari speaker, io ci sono, genovese, e, onestamente, preferisco che la mia terra venga associata alla serie di orribili delitti degli ultimi 50 anni e alla pubblicità del pesto in cui un'allegra famiglia usa un pesto pronto (eresia!) per condire i ravioli. Sapete già come si finisce, a condire i ravioli col pesto: a letto con un parente. 
La pregherei per tanto di smentire qualsiasi collegamento con la terra che mi ha dato i nobili natali. 
Secondo: non serve essere un edotto eonomista per capire cosa succede a seguito di un'iniziativa del genere. Che ne è dei braccianti? Fa un contratto a chiamata? Li mette part-time perché c'è crisi? Erano finiti gli stagisti? Mi sta salendo il demonio. 
Ecco, questo paese ha bisogno di un sacco di cose. Di miliardari colla stronzata facile, onestamente, no. 
Abbiamo braccianti agricoli sottopagati, frustrati, sfruttati, trattati come animali, come servi della gleba; un po' di rispetto. Perché non chiama gli immigrati di Rosarno, a raccoglierle le olive? Perché non li mette gomito a gomito con i radical chic che devono pagare per sentirsi utili su questo pianeta?
Vorrei che un giorno questa politica del "paga per lavorare", finisse. 
Non ho potuto fare uno stage presso qualche prestigioso posto a caso nel mondo perché non avevo tempo. Dovevo fare un lavoro vero, di quelli che ti pagano a fine del mese, non il contrario. 
Uno si aspetta da grandi personalità che si tirino secchiate d'acqua (sì, spaccano il cazzo, ma almeno non passa alcun concetto errato, al massimo si tira su qualche soldo per la SLA e si cancella qualcuno da FB), non che vengano nel tuo paese a riscoprire lo spirito bucolico del "lavora te che io non posso". Per dirne una, la tradizione del'agricoltura, in Italia, risale a quando in Inghilterra non sapevate manco contare i cavoli che producevate. Di aziende biodinamiche, in Italia, non c'è solo la Sua. Combattono tutti i giorni con i mille cazzi di tutti coloro che lavorano in questo Paese. Non si siedono all'ombra di una veranda a chiedersi perché Roxanne non gliel'abbia data. 
Comunque, senta, signor Sting. Io c'ho da fare. M'ha chiamato ora un cliente che vuole una traduzione per ieri. Se vuole, mi da 500 euro, le faccio un breve corso, le offro un pranzo, e me la può fare. Poi le rilascio un attestato di partecipazione. 
In attesa di un suo gentile riscontro, progo i miei più scocciati saluti. 
La Ragazzina dai Capelli Rossi.  



 

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