È lei!

È lei!

venerdì 27 settembre 2013

Ma se ghe penso

Ho un pensiero tutto mio sull'emigrazione/immigrazione.

(Primo, l'Argentina dovrebbe riprendersi tutti i suoi cittadini e murarli vivi da qualche parte. Sto a giocà. Non lo penso sul serio. Però un programma ragionato di sparizioni di ex che ti hanno rubato anche i chiodi dal muro si potrebbe anche incoraggiare.)

Secondo me, è colpa dell'ipertesto che abbiamo fatto alle elementari. Poi dite che la scuola pubblica è indietro. Insomma, parallelamente al programma di storia, abbiamo fatto questo ricercone con tanto di testi interpretati, disegni e dati statistici. Fotografie, storie strazianti, gente che partiva da Scoglitti e dopo 20 giorni si ritrovava a Scoglitti.
Poi sono stata ad Ellis Island, e il museo dell'immigrazione non è qualcosa che vorreste visitare prima di cena.

E poi c'è la crisi. Cheppalle, la crisi. Mi ha fatto due palle così. I papaboys al governo che te la menano che però siamo veramente dei secchioni e l'Europa ci ama. Esticazzi, Letta, esticazzi. 
Come ci ripetiamo io e mio marito, seppur divisi da buoni 60° di arco parlamentare, l'Europa non doveva esistere. O, se proprio ne sentiva il bisogno, bastava che non avesse grandi ambizioni. Che si occupasse di diritti, magari, di ricerca storica, che ne so. Un'associazione di filantropi europeisti che studiano esperanto, boh. Possiamo avere la stessa moneta di paesi che abbiamo combattuto fino a 60 anni fa? Abbiamo passato secoli e secoli a combatterci per sterminarci, non per ridere, e adesso, secondo loro, dovremmo andare tutti d'accordo. Chiusa parentesi senza mai averla aperta. 
Vi sorgerà un dubbio, dunque. Ma se io ho studiato Lingue e l'ho fatto da quando avevo 6 anni, sono schizofrenica o ho altri disturbi della personalità? Io ho studiato Lingue solo per poter celebrare la mia al meglio, diciamolo. 

Comunque, uno spettro si aggira per casa Fois, e non è il comunismo. È l'emigrazione. 
Ti senti un po' Giovanna d'Arco a fare spallucce a tutto. L'altra sera, ci hanno proposto una piacevole conversazione tra due signore del PD che si accordavano per dare un 30 ad un gentile signore. A Medicina. Cazzo, poi quello viene pagato per curare la gente, vuoi che abbia una vaga idea di quello che gli passa per le mani? Poi, non apriamo nemmeno il tema della sinistra in quanto tale, perché sennò compro immediatamente il biglietto e non faccio nemmeno la valigia. Mi presento in aeroporto come nei film e prendo un biglietto verso una destinazione a caso. Nei film, gli dice sempre culo. Io capiterei di sicuro in qualche repubblica ex-Sovietica radiattiva. 

I pro dell'emigrazione sembrano molti, sulla carta. Costo della vita? Macché elemosina, non costo. Vita frenetica, ma de che?
Berlusconi in TV? Mapropriono.
Il Papa? Manondicamocazzate. 
L'Università? Pubblica, sovvenzionata, informatizzatissima, organizzatissima, con siti internet aggiornaterrimi. 

I contro, per me sono tantissimi. 
Uno: escludo l'Oceania a priori. Potete sprofondare con tutti i kiwi e i canguri. La terra non è vostra e i vostri criteri di selezione all'entrata...non vi dico cosa ci otete fare, perché sono una signora. La civiltà è ben altra cosa. Nord Europa e Paesi anglofoni? Diocenescampi. Potreste, ragionando, stare in un posto in cui alle 4 del pomeriggio fa buio? Seriously?
O in un posto dove non c'è la nostra frutta fresca, il nostro cibo meraviglioso? O in un posto che non ha una storia millenaria? Certo, se vivete in mezzo alla Padania e vi nutrite di polenta, posso capire la vostra posizione. 

Gentili Signori Governanti, incivili, corrotti, culidaprete, raccomandati, voltagabbana e voltabandiera:
quanti siete? Tanti, troppi. A nessuno di voi è venuta un'idea? Voglio dire, a parte lanciare finocchi in giro? A cosa pensate tutto il giorno? Vi darei io due dritte per raddrizzare il Paese, il guaio è che voi vorreste finire di torcerlo per farci una bella scultura di Arte Contemporanea da fare concorrenza alla Merda d'Artista. Noi resistiamo. Magari ce la facciamo. Magari morite prima voi, chissà.

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