È lei!

È lei!

venerdì 19 luglio 2013

Scene di quotidiana romanità (XIV) - il taxi

Dovete sapere che io ho il giovedì libero come i Filippini.
Allora vengo avvistata in zona Via La Spezia seminascosta da una pinta di birra.
Ieri sono andata anche a cena fuori con la mia amichetta, un filetto al pepe verde che non ve lo voglio dire.
All'una, mi dico, "vabbè, dai, chiamo un taxi". Chiamo il 3570, chiedo un taxi in Via Casilina Vecchia 29, sotto il cavalcavia della tangenziale. Niente. È grosso, eh, il cavalcavia della tangenziale.
Richiamo il 3570, il secondo tassista non sapeva dove fosse. Non per dire, ma se fai il tassista e non sai dov'è la Casilina, secondo me, mejo che ti dai ai coniglietti di cioccolata.

Finalmente becco un taxi libero.

(Arrivano a Porta Maggiore)
Tassista: "Anvedi che c'è deggènte!"
Lei: "Ah, ma da oggi pomeriggio è così, vanno a Caracalla al Roma Vintage, anzi se facciamo via Statilia qua a destra, mejo"
Tassista: "Jostavaddì. Pure 'r viggile ce stà, hacapito? St'encefalitico! Gniafanno proprio, st'infami!"
Lei: "Bastava lasciare acceso il semaforo, poi!"
Tassista: "No, ma i viggili so' 'na cosa che 'ncesecrede"
Lei: "A me moodice? Dargli fuoco..."
Tassista: "Pedditte, io tutte le sere porto una signorina a lavorare, poi me richiama, 'a ariporto a casa. St'infami che ffanno? Prima ce stava a, come se chiama, a Buon costume, faceva 'na retata, Questura, e solite cose, poi 'e rilasciaveno a 'ste ragazze che se stanno mica a divertì, che se credeno poi... E st'infami de viggili che fanno? Je vann'a rompe' 'r cazzo pure a loro, cheggiàhaicapito che è che fanno"
Lei: "Ma noooo, non ci posso credere!"
Tassista: "Too sto addi'!"
Lei: "Ma che infami veri!"
(Arrivano a Via Labicana, all'una di notte totalmente intasata)
Tassista: "Avisto? È arivato 'r gènio, quello che vo' chiude Fori Imperiali!"
Lei: "Lasci perdere, mi si ribalta la cistifellea come una bottiglia di rosolio due volte al giorno..."
Tassista: "Ma checcasino stà affà? Per du' ciclisti-ecologgisti che 'nc'hannoncazzodafà che se te devi da sbrigà cor cazzo che te piji la bici pe' fa a signora sott'ar Colossèo."
Lei: "Non avei saputo dirlo meglio!"
Tassista: "Volemo parlà de che diventa Piazza Venezia? Toommaggini? 'A Guera Mondiale! Sempre co' 'sti encefalitici de viggili! Ah, ma quante vorte me so' detto "Mo' je do' fòco a 'sto tassì, evvvaaafffanculo", ma noi ce tocca da lavorà, mica m'hanno comprato casa a mmé, er mutuo m'aspetta più 'ncazzato de mi moje quanno gnierisponnarcellulare, sa! E te c'hai casa ar centro?"
Lei: "Seh, vabbè, non c'ho casa, c'ho i palazzi!"
Tassista: "Machedavero?"
Lei: "Seh, e andavo a fa' serata sulla Casilina, se c'avevo i palazzi!"
Tassista: "Me pareva che eri un po' dei nostri, e che lavoro fai?"
(Via Labicana si sgorga facendo il tipico rumore del lavandino a cui è appena stato somministrato un discreto quantitativo di GLUG)
Lei: "Mpo'detutto. La traduttrice, l'insegnante di Inglese, la cameriera, basta lavorà..."
Tassista: "Che poi seiggiovane, io me guardo 'ntorno e me faccio da solo "Ma 'do ji pijiano tutti sti sòrdi pe' sta sempre aggiro, 'sti regazzini? Ma 'i vedi? So' n'esercito, lavorassero tutti invece che sta a fancazzo aggiro, ji Svizzeri arrivaveno cor gommone, artroché"
Lei: "Ma che ne so, io quando esco i soldi li prendo dal conto corrente..."
Tassista: "Sa' che c'è, è che c'hanno 'na scusa pe' tutto. E vengo da 'na famijia disaggiata, ahó, a famijia mia tanto era disaggiata che pure 'a casa era disaggiata, 7 fratelli semo, i disaggi te passaveno mentre stavi in coda pe' fatte cacà dieci minuti da tu' madre..."
Lei: "..."
Tassista: "'ntandava de studià, se 'ntaafacevi venì, a lavorà. Così j'ho fatto ai fiji mia... Se studi, studi. O fai oo scientifico, or classico, mica 'na scola demmerda."
Campo de' Fiori
Tassista: "Abbè, signorì, grazie pa' compagnia. Famo 13, con lo sconto donna."
Lei: "Grazie a lei, maestro, è stato illuminante".

E dire che avevo anche un fottuto mal di testa.

2 commenti:

  1. lo sconto donna? A Napoli non esiste!

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    1. Io non sapevo che esistesse finché non me l'ha detto il tassista, tra l'altro (credo che molti casualmente se ne dimentichino, tra l'altro)

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