È lei!

È lei!

mercoledì 27 febbraio 2013

Né Dio, Né Stato, Né Servi, Né Padroni

(è una frase che piace moltissimo, tra l'altro)
Era il momento che aspettavate tutti. Convivenza con un berlusconiano: il post-elezioni.

Lei: "No, vabbè, amó, io mi domando e chiedo..."
Lui: "Guarda che poteva andare peggio!"
Pangasi a riposo, felici di non dover essere smacchiati.
Lei: "Certo, poteva colpirmi un meteorite mentre mi trovavo nel seggio! Ho fatto 1000 km andataeritorno per non trovare il partito che volevo votare, l'unico che mi faceva sperare che tornassimo un attimo a parlare di diritti. Metà dei miei amici ha votato Grillo e non vuole sentire parlare di populismo e demagogia. Il lato positivo è che Bersani non mi ha smacchiato Eugenio, non ne vedo altri!"
Lui: "La solita catastrofe? Pensa a Fini che è fuori..."
Lei: "Chissà se Fini, ora, andrà a fare lo stagista da qualche parte. Secondo me, non lo prendono."
Lui: "E Monti? Non sei contenta?"
Lei: "Se ti devo dire la verità, farò atto di contrizione e scriverò a Paola Binetti che mi dispiace che non possa più campare alle nostre spalle dicendo idiozie medievali e sentendosi Goffredo di Buglione. Effettivamente, potevo anche votarla!"
Lui: "Allora, qual è il problema?"
Lei: "Hobbes, è il problema!"
Lui: "Amó, volevi che vincesse Silvio?"
Lei: "No, perché sennò il problema sarebbe stato Milton..."
Lui: "E allora?"
Lei: "Odio, odio, odio! Vedi, c'è più coerenza in chi vota Silvio che in chi vota PD. Tutti hanno votato Bersani tappandosi il naso, gli elettori di Silvio credono che abbia i superpoteri e lo rivotano!"
Lui: "Non guardare me, io ho sacrificato il mio voto per esprimere il tuo!"
Lei: "Poi, un giorno, quando sarò grande, mi spiegherai perché voti a destra. Tu non sei di destra. Non serve neanche andare dall'analista, te lo dico io."
Lui: "Lo sai, il perché."
Lei: "Comunque, per me possiamo anche andarcene, se non vuoi più stare qui. Il romanticismo da capitano del Titanic non mi interessa. Sud America o Africa Centrale?"
Lui: "Adesso decidiamo. In Costa Rica c'è pieno di gatti selvatici, Secchezza ha detto che va lì."
Lei: "La gatta che fa turismo sessuale! Ci mancava!"

(dopo un po')
Lui: "Non fare quella faccia, se vuoi invitiamo Fini e la Binetti a cena..."
Lei: "Amore, odio il disfattismo e chi ne fa, ma non vedo alternative. Abbiamo possibilità di sconfiggere la massoneria?"
Lui: "Amore, quando io ti spiegherò perché voto a destra, tu mi spiegherai perché credi nel complotto massonico!"

(dopo cena, Porta a Porta)
Lui: "Amó, che c'hai?"
Lei: "Amore, penso, ragiono, calcolo, prevedo..."
Lui: "?"
Lei: "Senza Papa, senza Governo, senza Capo della Polizia, era quello in cui speravo da anni! Dovrei rileggere il Sogno Inglese, non essere seduta sui carciofi"
Lui: "Non sono carciofi, è Eugenio..."
Lei: (spostando il gatto senza svegliarlo) "Poi, odio la gente che pontifica. Che c'hai da pontificare!? Questo ha cambiato programma sette volte in dieci minuti, non sa che la gente non può votare, la deve da finì!"
Lui: "Amore,è del PD..."
Lei: "Insinua un'altra volta che ho votato PD e divorzio!"
Lui: "Allora Grillo!"
Lei: "No, io no. Nel segreto della cabina elettorale, dato che Stalin non mi vedeva, ho quasi pensato di votare Silvio, quando ho visto che l'imprevedibile era successo. Che mestizia, amó. Ma non ho votato Silvio, ho una coscienza..."
Lui: "Cosa leggi?"
Lei: "Hobbes. 400 e rotti anni dopo è ancora attuale. La gente vota così, a cazzo, perché non ha studiato storia e filosofia. Insomma, gli uomini dotati di capacità razionali, per difendersi dai beceri, si riuniscono e decidono di limitare la loro libertà per eleggere un sovrano che garantisca loro meno diritti, ma che quei pochi..."
Lui: "Volevi Emanuele Filiberto?"
Lei: "No, ma neanche Bersani e Silvio! Quando li voti, li voti perché ti hanno promesso che saranno diversi dagli altri, più buoni ed onesti. Non sono ancora sicuri dei risultati e stanno già cercando di fare un calderone per non mollare le cadreghe. Ci metterei gli sgabelli, in Parlamento!"
Lui: "Candidati tu!"
Lei: "Mi fanno esplodere dopo dieci minuti. Mi avvelenano come Papa Luciani."
Lui: "A proposito, il Papa?"
Lei: "Povero Georg, che sòla!"
Lui: "Ma hai visto che lo segue nel convento?"
Lei: "MA NO! Ma questo sì che è amore!"
Lui: (porgendo il bicchiere vuoto a lei, sepolta dai gatti e dai libri, occhione alla Bambi) "Mi fai una vodka?"
Lei: "Questo, è amore"
Lui: "Ho votato come avresti votato tu alla Camera per garantire parte dei tuoi diritti, quello è amore!"
Lei: "Quello è buon senso, amó, non amore!"

 


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