È lei!

È lei!

venerdì 22 febbraio 2013

"Duraturo" - per un ripasso del participio futuro

Niente, signori, ogi c'ho la sindrome da lapis. 
È che il primo impatto con il mondo al di là di questo schermo è stato il dibattito sulla candidata senatrice di SEL che ha deciso di abolire i film doppiati (altro che parto del topo, ma ne abbiamo già discusso) e il solito continuo starnazzare (non tanto di lorsignorisfascistidiregime) di gente che dice "sciacquati la bocca". 
Apro una parentesi ("No! La parentesi no!") - l'avete visto Bambi? Ecco, il coniglietto, Tamburino, dice "quando non sai che cosa dire, è meglio se non dici nulla". Costringerei le scuole e gli uffici pubblici a stamparlo e ad appenderlo al posto della foto del presidente della repubblica. 

Comunque, sto facendo una traduzione. Devo tradurre "duraturo", nella frase "un'amicizia duratura". Trattandosi di rapporti tra quattrenni, dato il resto del contesto, l'amicizia duratura è pensata e avvertita come "che dura da molto tempo" perché, lo sappiamo dalla frase prima, l'amicizia è cominciata all'asilo nido.. 

Signori della Corte, vi presento il participio futuro. 

Chi è che non conosce "Have Caesar/imperator, morituri te salutant!"?
Venturo, nascituro, duraturo. Quelli.
Ecco, i morituri, i prossimi venturi e i nascituri sono al participio futuro. 
 Indica posteriorità, il participio futuro, se vogliamo cominciare coi paroloni. 
Le desinenze sono -urus, a, um; in genere, si traducono in Italiano difficilmente con un nome corrispondente o con un aggettivo, meglio con una perifrasi e affini (incredibile come mi è montata la spocchia, da quando do ripetizioni di latino) da scegliersi con giudizio in mezzo a queste: 
- un futuro del verbo corrispondente -discutibilmente
- che ha intenzione di + verbo
- che è destinato a + verbo
- mentre sta per + verbo. 

Esempio. 
1) Homo equum empturus eum inspicere debet.
= L'uomo che ha intenzione di comprare un cavallo, deve controllarlo attentamente.
2) Urbem venalem et mature perituram!
O città venale e destinata ad andare ben presto in rovina!

Ecco, dunque, dove voevo arrivare: duraturo.
Duraturo è uno strascico di participio futuro, rimasto con valore di aggettivo, che noi usiamo, come sempre, a cazzo di cane. 
Duraturo, significa "che è destinato a durare", sinonimo di "durevole" che è preferibile utilizzare per oggetti e cose inanimate. Non si può usare, dunque e che io sappia (ma, nonostante la spocchia, sono aperta al confronto, non essendo membro dell Crusca), in questo caso, a meno che non si sottintenda che l'amicizia tra quattrenni sia destinata a durare. Discutibile.


Nessun commento:

Posta un commento