È lei!

È lei!

giovedì 14 febbraio 2013

Del diritto a... (completate a piacere. Suggerimento: comincia con "s" e finisce con "azzo")

Quando ho cominciato a dare ripetizioni (avrò avuto 9 anni, era in una miniera di diamanti nel Minas Gerais), ho sempre pensato che "non tutte le famiglie possono permettersi le ripetizioni per il proprio figlio. E la cultura è di tutti".
Quindi, per chiunque abbordi l'insegnamento, non se ne può fare solo una questione economica. Le mie ripetizioni di latino costano 7€ l'ora, così come quelle di inglese, o di spagnolo, o l'aiuto-compiti. Perché, in una famiglia con due lavoratori, è plausibile che, seppur i due genitori guadagnino una cifra ridicola -come 7€ l'ora (che poi, rispetto ai 4€ già citati tante volte...) - ne possano devolvere due (di ore lavorate) alle ripetizioni del figlio. Cioè, a me.
Non stiamo pregiudicando il futuro del figlio che verrà bocciato perché è una capra e c'ha 4 di inglese. Ne ho fatto una questione di idealismo. Ho voluto dare accesso all'Olimpo dei ricchi al tuo povero nano. Ho voluto che imparasse ad amare una materia che odiava. Ho fatto i numeri a colori.

Nel I caso, ho preso una specie di australopiteco e dal 4- di latino l'ho portato al 5/6. Non all'8, ma proprio gniapotevafà. La soddisfazione è stata tale che, alla madre che aveva deciso di smettere di fumare per pagarmi le ripetizioni, non ho chiesto di pagarmi.

Forte di questo successo professionale, ho beccato un'altra capra tibetana specializzata in ignoranza. Dato che non solo non gliene fregava una beneamata mazza, ma aveva una famiglia di grandissimi stronzi coperti di quattrini, ho azzardato 8€ l'ora. Saldato il debito con un glorioso 6 e 1/2, spariscono. Non mi pagano. Semplicemente, si rendono irreperibili. E quella giovane zoccola si tiene anche i miei preziosi libri.

Allora, sono passata all'inglese. E l'inglese lo sanno tutti, e c'è una concorrenza mostruosa, e cazzi e mazzi. 7€ l'ora. Neanche due pacchetti di sigarette, per dire. E sono cominciati i nani.
Soddisfazioni? Non so che unità di misura si usi per misurarle, ma credo che "nessuna, o quasi" sia universale. Umiliazioni? Molte, moltissime.

E ora, scopro che il dog sitter piglia 20€, quando io investo capitale di tasca mia per far fare ai maledetti nani (che minacciano di licenziarmi ogni 2x3) attività varie e eventuali.

"Mia cara Elsa, 
mi dici che minchia ho studiato a fare?
Perché non ho preso quegli anni di sacrifici e ulcere e li ho investiti altrimenti?
Perché non ho speso tutti i soldi in viaggi e bei week end in giro con mio marito? 

Questo mese, che ho guadagnato i primi milleeseicento euro della mia vita, ero veramente fiera di me. Sono dimagrita, ho le occhiaie, sono nervosa, dormo poco, vomito spesso. 
Non mi aspetto un grazie, ma almeno un "ok".

Soprattuto, mi aspetto che uno che fa il dog sitter non venga pagato quasi tre volte me. Che ho studiato. Per dirne una." 

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