È lei!

È lei!

venerdì 2 novembre 2012

Del comportarsi in un ristorante.

Odio ripetermi, ma spero che tutti voi facciate tesoro di questo post. Amici, nemici, conoscenti, sconosciuti. Tutti. Lo leggerò ad alta voce anche al mio gatto. Me lo stamperò su una T-shirt. La invierò per conoscenza alla giunta comunale.

Partiamo dal presupposto che il commercio si basa sullo scambio. Per averne un'idea ben più chiara, potete dare un'occhiata a questo articoletto.
Ne consegue, se sapete leggere, che commerciante e cliente scambiano un bene per un bene. Un pezzo di stoffa con dei soldi, per esempio. Nel nostro caso specifico, pietanze, un ambiente accogliente e del vino con dei soldi. Detta così, sembra facile.
L'implicazione metafisica non viene considerata ai fini dello scambio ma, ai fini dei rapporti umani, vi prego, dimostrate di appartenere alla nostra categoria tassonomica. Nostra delle cameriere.
Genere: Homo. Chi più Sapiens e chi meno.
Ho l'ambizione di scrivere una mini guida per Vostra consultazione.

Dunque, 1) entrando in un qualsivoglia luogo che preveda la presenza di cameriere, sia esso anche la loro abitazione, è uso e costume salutare.
Sono forme di saluto "Buongiorno", "Buonasera", "Salve".
Detto questo, è altrettanto buona norma 
2) aspettare di essere collocati in un luogo della stanza come da indicazione del personale preposto. Se, per eccesso di zelo, il personale lascia a voi la scelta, questa non dovrà mai ricadere:
a) su un tavolo sporco, a meno che non sia l'unico libero
b) su un tavolo palesemente predisposto ad accogliere un numero magiore di persone
    es: due persone non si siederanno ad un tavolo apparecchiato per quattro.
c) su un tavolo non apparecchiato, a meno che non sia l'unico libero

3) Lo spostamento del tavolo è possibile nel caso in cui:
a) lo stesso sia soggetto a turbini, bufere, piogge torrenziali
b) lo stesso sia contiguo ad un tavolo che presenti un numero intollerabile di marmocchi (questa clausola si applica solo in presenza della sottoscritta)
c) lo stesso sia ubicato su un terreno la cui pendenza superi il 30%.

Le precedenti clausole sono valide solo nel caso in cui abbiate applicato diligentemente le clausole di cui al punto 2.

4) L'ordinazione avverrà secondo le seguenti modalità standard: 
a) si ascolta cos'ha da dire il personale preposto alla raccolta dell'ordinazione, con sincero interesse
b) si pongono, se necessarie, intelligenti e non banali, le domande del caso. Domande come: "Nella carbonara c'è l'uovo?" - "Le cozze hanno il guscio?" - "Il vino bianco lo servite freddo?" vi esporranno semplicemente al ludibrio del personale.
c) si riflette, raccogliendo le informazioni acquisite, sulla scelta da effettuarsi
d) si effettua una scelta, sola, unica ed irrevocabile.

La consegna della pietanza/bevanda, verrà effettuata, salvo rari casi, nel minor tempo possibile.
5) Durante l'attesa, è possibile:
a) discutere con i commensali
b) leggere un libro
c) parlare al telefono
d) abbuffarsi di pane

Le continue, immancabili, petulanti sollecitazioni nei confronti del personale, non renderanno la cottura del vostro piatto o la preparazione del vostro caffè né più breve né più soave.

6) La consumazione della pietanza, avviene secondo modalità codificate già dall'XI secolo: usando la forchetta, il coltello e il cucchiaio. Qualunque variazione verrà accettata purché nei limiti del vostro tavolo di competenza. E.g: Le mani si puliscono usando il tovagliolo, non la tovaglia, neanche i pantaloni, per non parlare delle tende.



7) Il ritiro dei piatti vuoti avviene secondo modalità predefinite, regolate dalla normativa interna al locale in cui vi trovate. Impilare i piatti non vi renderà più simpatici o accattivanti, ma solo oggetto di infinite bestemmie.

Ultimo ma non ultimo, il conto.
8) Si chiede il conto, lo si aspetta pazientemente, perché poi rompete i coglioni se lo sbagliamo. 

9) All'arrivo del conto, è lecito:
a) aprire il pre-conto o la ricevuta ed analizzare il dettaglio delle spese purché tale procedura
   a.a) non richieda un tempo superiore ai 10 minuti
   a.b) non preveda smorfie di disapprovazione
   a.c) non coinvolga N volte il personale di sala con tampinanti e stupide domande sul prezzario del   locale.
b) utilizzare la calcolatrice per un'esatta suddivisione della spesa, purché
    b.a) la calcolatrice non venga chiesta insistentemente al personale di sala
c) aprire il portafoglio e cacciare i soldi
d) calcolare a spanne il 10% del conto (anche se, a volte, 1€ a coperto sembra già manna dal cielo)

Casi particolari:
La mancia aumenterà in proporzione al tempo di permanenza dopo l'orario stabilito di chiusura.
La mancia si renderà indispensabile e generosa in caso di
   a) vomito di bambino
   b) inondazioni
   c) richieste che travalichino il concetto di "ordinaria amministrazione"
   d) tentativo di approccio con il personale di sala che
     d.a) a sua completa discrezione, si pronuncerà sulla questione.

Del Vostro congedo, in linea di massima, non ce ne frega un cazzo.









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