È lei!

È lei!

domenica 2 settembre 2012

Inediti dal Diario della Ragazzina dai Capelli Rossi

"09/10/2008
h 06:18
Stazione di Chiavari, pronta ed in partenza al binario 1, destinazione Roma, ascoltando "Wild, Young and Free".
h xx:xx
Grosseto. Sempre in treno. Coma profondo. Pensieri, parole, opere ed omissioni. Sonno, più generalmente. Ma chi è il perverso mitomane che distribuisce i numeri dei sedili del treno? Mi mancano così tanti tasselli che sono partità di già. Solo ora che, sul serio, dovrò bastare a me stessa, sola contro un mostro che si chiama "Capitale"...ma cosa spero di trovare?
Ma ho tanta voglia dei colori di Roma."

"03/11/2008
Ho consumato un depliant sul mio presunto corso di laurea. Tra una crisi esistenziale e una lettura in spagnolo, quasi meglio la crisi esistenziale".

"04/11/2008
Il giorno della Vittoria, se mi ricordo bene. Vittoria un cazzo, sul mio fronte, sola come un calzino spaiato e, dulcis in fundo, sotto la pioggia. Sapere che autobus prendere è già qualcosa. Sarebbe meglio se, dall'altro capo del telefono, il tuo presunto fidanzato non ti dicesse che una laurea non è un valore aggiunto. Ovviamente in una lingua sconosciuta ai più".

"07/11/2008
Aspetto che cominci la prima lezione universitaria della mia vita con un corredo scolastico nuovo. Sono seduta di fianco all'unica ragazza del Nord di tutta la Facoltà che, ovviamente, non mi parla."

"01/12/2008
Ma sai che c'è? Comincio a rompermi un po' il belino delle tue sentenze da decodificare via SMS. Io starò qui, a costo di farmi immolare sulla Nomentana -ma quanto fa figo conoscere i nomi delle strade?"

"05/12/2008
Ho una casa. Cioè, cazzo, HO UNA CASA! È pulciosissima, ma la amo, la amerò per sempre. In realtà non l'ho nemmeno guardata bene, perché volevo una casa. Però mi è piaciuta, mi hanno anche offerto il caffè".

"09/12/2008
h 19.30
Ho cenato con una scatoletta  di tonno e un formaggino. Da eroina romantica ad eroina verghiana in dieci rapide mosse. Ho letto una strofa sola della poesia di Re Enzo, niente di trascendentale, mi manca quel buco di culo di paese da dove vengo e che fingo di odiare e tutti i miei amici. Niente di trascendentale, vorrei avere i soldi per materializzarmi su, bere una cosa al Mille e tornare giù. O per farli trasferire tutti qui. Sono disorientata e tu non mi aiuti. Mi dai addosso. Hai detto che magari verrai a Roma con me, forse. Sembrava una minaccia, ma l'ho presa bene perché con te so fare solo il cagnolino e tanto ti manderò anche un insulso SMS per scusarmi per aver preso in mano la mia vita fregandomene della tua. Sai, noi che abbiamo vissuto l'lluminismo, spesso, ragioniamo così."

"11/12/2008
Non mi hai cagata tutto il giorno.
Mi stimo, quanto mi stimo.
Ora mi ritiro e ascolto Ivan Graziani. Mi stimerò, ma ho lo slancio vitale di una cimice in uno strappo di Scottex".

Le cose cambiano, i tempi pure, ma...col senno di poi...

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