È lei!

È lei!

sabato 4 agosto 2012

Liguria, una poesia

Che la Liguria fosse una terra leggiadra...si sapeva. 
Io non ho niente contro la Liguria, cioè, niente di insormontabile, nessuna divergenza inappianabile o cose così. iguria, materna mia terra, ti voglio anche un po' bene.
Sestri Levante, non amo la povertà della tua terra, perché magari povera lo era una volta. 

Giunta comunale di Sestri Levante, il magro conforto è che non vi ho mai votati. A 500 gloriosi chilometri di distanza mi provocate ancora, calda e nuova, come se fosse la prima volta, quell'odiosa sensazione che oscilla tra la voglia di prendervi a manganellate e quella di prendervi a colpi di catena del 12.
Stiamo parlando di una festa che io ricordo a stento perché l'ho sempre vista dall'altro lato della barricata, quello dei camerieri nelle trincee che cercano di difendersi, che vedono il compagno morire come successe ad Ungaretti, camerieri che stanno come d'autunno sugli alberi le foglie, mentre si augurano che qualcuno gridi che i vivi non hanno più sete (col cazzo, ovviamente).
Stiamo parlando dell'unica festa di un paese che è un bell'edificio triste e inabitato.
Devo dire che, quando torno, riecheggia un po' quel "perché non scendi? perché non ristai?". Chissà.
Sestri Levante, luce degli occhi, cuore del mio cuore, perché ti fai fare questo?

Stiamo parlando di un paesello di provincia, basta a descrivere il problema. 
Stiamo parlando di un giorno come un altro, di un modo per guadagnare dopo le lamentele di un anno, di una sola mattina in cui -capirai!- magari qualcuno si sveglia in pronto soccorso.
Significa cedre il passo a chi ha messo su famiglia più o meno volontariamente e non ha più le possibilità di aggrapparsi all'ultimo brandello palese di gioventàù comunale: l'Hanoa. 
Gente che si è bevuta il mondo e ora vuole che la festa diventi "child friendly", perché se non mi posso divertire io, che non si diverta nessuno. 
Significa manifestare la volontà di distribuire flebo e cateteri, il primo martedì di agosto; secondo me, significa ignorare i saggi avvertimenti di Marziale ("duas tantum res anxius optat/panem et circenses") e di Seneca ("semel in anno, licet insanire"). 
Vuol dire scrivere una condanna verso il turismo "ricco", leggevo oggi, quello dei campi da golf. A Sestri. No, dico, c'è l'amianto sulle spiagge, forse ancora il divieto di balneazione e... il campo da golf? A proposito, abbiamo scoperto a chi faceva i pompini, quella lì?
Sapete che c'è, fate un po' come cazzo ve pare, qui, l'Hanoa Hanoa, ce l'ho tutte le sere.

"E come offerta mia 
suprema agli dei
lo scintillio sereno
semina 
sull'altitudine un sovrano
disdegno"

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