È lei!

È lei!

sabato 5 maggio 2012

Convivenza con un berlusconiano

Lei: "Amó', non è per rompere sempre i coglioni, ma questa roba a me puzza ancien régime."
Lui: "Cosa vorrebbe dire?"
Lei: "Che le classi esistono ancora! Che non siamo tutti uguali! Che i ricchi hanno bisogno di essere rassicurati dalla presenza di altri ricchi! E se io volessi venire in jeans? Eh?"
Lui: "Amore, non vaneggiare!"
Lei: "Non vaneggio, ti sto dicendo come la penso. Ideologicamente, non ci voglio andare. Non voglio che mi guardino tutti e pensino "eh, ma guarda con chi si è sposato P. tanto un buon partito!". Non mi va proprio. Non mi va di togliermi i piercing e di coprirmi i tatuaggi o di sottostare alle regole di un gruppo di persone che vive nel Seicento"
Lui: "Continui?"
Lei: "Continuano a credere che siamo divisi in classi, e non mi sta bene!"
Lui: "Ma non è divisione in clasi, è una questione di forma!"
Lei: "Forma un cazzo, al massimo vengo in tailleur e servo ai tavoli"
Lui: "Ma smettila, ora non farne un dramma! Ti sto chiedendo solo di adeguarti, per una volta, si tratta di un vestito e di un po' di trucco!"
Lei: "E chi sono, io Giolitti? D'accordo con i socialisti e con la destra? Sai che lo chiamavano Ministro della malavita?"
Lui: "Ma cos'è che ti da fastidio? La gente? Il vestito?"
Lei: "Amó', non hai capito, sto parlando di ideologia e di lotta di classe!"
Lui: "Ancora co' 'sta lotta de classe? Ebbasta, no?"
Lei: "Ebbasta proprionò, le classi ci sono, questa è l'ennesima dimostrazione!"
Lui: "La devi superà, sta cosa, però!"

Lei, il giorno dopo: "Comunque, ci ho pensato, ci vengo. Così facciamo un remake di Pretty Woman".
Lui: "Amó', Pretty Woman è finito meglio della lotta di classe".



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