È lei!

È lei!

sabato 4 febbraio 2012

Baffi e cappuccino.

Ci sono cose di fronte alle quali è impossibile transigere. 
Una di queste è la colazione. Non ci sono compromessi. Non esistono.
Una delle basi per una relazione stabile è anche la colazione.
Convivere con uno che ha le tue stesse abitudini è uno scoglio di meno, nella convivenza quotidiana. 
Non facciamo colazione, ma sopravviviamo lo stesso. Beviamo una moka a testa, ciao-amore-ciao, e pronti via. Quando c'è da fare, voglio dire.
 
Il week end è il momento principe della mia colazione. C'è il dolce fatto con le manine sante (a breve la ricetta), o la marmellata fatta sempre con le manine sante (ma di altri) e il caffè.
Un tempo amavo il latte, mi facevo delle botti di rovere di caffèlatte, poi è arrivato Misterbevosolocappuccinoacostodellavita e, cribbio, c'è un limite a tutto. Alle pappardelle al sugo col cappuccino, per esempio.

Il cappuccino no.
Odio il cappuccino.
Odio farlo, odio percepirlo, tendenzialmente odio chi lo beve. Anche se ci sono in giro degli insospettabili cappuccino-dipendenti, che smascheri alle 5 del pomeriggio, quando ammicchi per un Campari soda.
È difficile convivere con uno che beve cappuccino, ne sono sicura.
Hanno quella specie di macchinetta diabolica con pompa idraulica che gli monta il latte. Mostruoso.
Specie se, quando ti concedi la colazione, vuoi berti sette litri di spremuta di limoni e arance. Con quel mostruoso odore di mucca morta che riesce a produrre il latte caldo. Magari anche con quel po' di cacao che magari non sa proprio di mucca, ma non sa certo di vivo. 

Dicono che i bevitori di Campari si distinguano dagli altri, è vero. Molti bevitori di Campari hanno i capelli rossi, per esempio. Beh, i bevitori di cappuccino hanno i baffi, dannazione. E amano la roba a costine. O il tweed. E le maniche a sbuffo.
Chi beve cappuccino, se può, si fa crescere i baffi. Non so perché, ma hanno tutti i baffi, anche se sono donne. (A proposito di baffo femminile, vi segnalo che in a.e si chiama "misstache", scusate se mi fa ridere da morire).

Ho in mente questa scena agghiacciante: lui che cerca di espugnare la mia virtù, io che ordino un sano campari con il succo d'arancia (vitamina C, mai uscire senza) e lui che sgrufola con la testa, i baffi, la barba, gli occhiali, il colletto della camicia e le chiavi della macchina nella sua tazza di cappuccino. Mi sono chiesta "perché?". Giuro, neanche il mio gatto si lancia così sui croccantini.
Nel bar, passavano Avril Lavigne, "When you're gone". Mi sono fatta un viaggione pensando a lui che tracannava cappuccino riempiendosi i baffi di schiuma pensando a me che ero andata via per sempre con un bevitore di Campari. Così è stato, destino cinico e baro che si abbatte contro i bevitori di cappuccino. Puah.

Comunque, del cappuccino mi da fastidio la crema. Per il resto, sarebbe un banale caffèlatte. Mi da fastidio il gesto che fa il bevitore di cappuccino al bancone del bar, quando prende il cucchiaino ruotando il polso destro di 90° in senso antiorario (cucchiaino ben saldo tra indice e pollice) e la tazza, ruotando il polso sinistro di 90° in senso orario. Rapidi movimenti del polso destro volti a raccogliere la preziosa crema, che verrà ingurgitata con un movimento dapprima rapido, poi lento, dal basso verso l'alto, nei casi peggiori con schiocco di labbra. 
Abbiamo fatto i baristi e pare che siamo stati in Vietnam.

Noi bevitori di caffè non siamo così. Ci fai un caffè, punto. Giù di colpo - "'Mmazza, bbòno!" - arrivederci.

Tutto questo per dire che io e P. abbiamo bevuto il caffè insieme e sono stata felice. <3

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