È lei!

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venerdì 20 luglio 2012

Storie di primi appuntamenti: il kebab

Il primo appuntamento è decisamente un momento critico, in una relazione. Soprattutto se si parla di aspettative. O, peggio, di pretese.
Infondo non c'è nulla di cui temere: ti devi presentare in un posto ad una certa ora. La faccio facile.
Da parte femminile, questo comporta: ceretta preventiva, sopracciglia disegnate da Enzo Piano, capelli finalmente impeccabili, borsa nuova, scarpe nuove, jeans stirati e magliettina casual ma superfiga. Push-up, se necessario. 
Questo procedimento, delicato come il restauro degli affreschi di Assisi, deve avere un fine. 

Uomo, lo sai che la femmina che hai più o meno abilmente cacciato non si presenterà mai con i pantaloni della tuta e le infradito. Uomo: o je stai affà 'nfavore oppure, impegnati. Su.

Non voglio più vedere scene come ieri sera, di primi appuntamenti al kebabbaro.
Si mangia il cazzo di pesce, al primo appuntamento, mannaggia, si va in un ristorante più o meno cheap, non si mangia una cosa arrotolata nella plastica sulle scale di San Cosimato.
Ci si siede, si sorride ai camerieri, si ordina il vino, un ricco antipasto, un primo o un secondo, un dolce, si risorride ai camerieri, si chiede il conto, non si paga alla romana, ci si alza, e si va a bere un ultimo drink in un posto medio figo ma anche informale, possibilmente non lounge perché un po' di fantasia, a volte, fa anche bene alla salute.
Tornando al primo apuntamento al kebabbaro: ORA NON MI DIRE CHE IN TUTTO TRASTEVERE NON HAI TROVATO UN TAVOLO PER DUE, perché non è vero.
Il kebab è un cibo che richiede confidenza con il commensale.  Io e Paolo siamo sposati da un anno e conviviamo da due.
Non voglio mai più sentire questa scena, soprattutto, che sia da monito per i posteri:
Kebabbaro: "Vuoli scipola?"
Lui: "Sì, grazie"
Lei: "Oh, no, grazie"
Lui: "Ah, no, scusi, neanche per me"
Kebabbaro: "... Salsa pikanschi?"
Lei: "C'è l'aglio?"
Kebabbaro "Pocu, ma sci-è"
Lei: "No, grazie"
Lui: "Nemmeno io, grazie"
Riassumendo, avete mangiato un kebab che non sapeva di niente, mandato a monte una relazione che magari aveva delle potenzialità perché lui è un maledetto pulciaro.Il kebab è roba che si mangia con gli amici, con i coinquilini, con i colleghi, con tuo marito. Io e Paolo possiamo permetterci di ordinare un kebab con doppia cipolla annegato nella salsa piccante. Possiamo, perché il rapporto è consolidato, non ci lasceremo per la cipolla. Sappiamo anche che siamo capaci di cose ben peggiori, quindi, ripeto, non sarà la cipolla.
 
Lei ha voluto fare quella spartana, ma te lo rinfaccerà per l'eternità. Anche perché il kebabbaro ha preso i SUOI soldi e tu non hai insistito perché prendesse i tuoi.

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